Aree montane, sostegno a chi resta
Daldoss: «Stimoli dal basso per valorizzare lo spirito di comunità»
TRENTO «I piccoli servizi molto spesso fanno la differenza». Ad affermarlo è l’assessore provinciale Carlo Daldoss, promotore di una delibera approvata dalla giunta con cui vengono stabiliti i criteri per l’individuazione delle aree montane in cui realizzare progetti sperimentali e le modalità di finanziamento per i progetti presentati dai Comuni.
La delibera rappresenta la concretizzazione di un articolo inserito nell’assestamento di bilancio lo scorso luglio e, come spiega lo stesso Daldoss, «punta ad avviare una sperimentazione per capire quali nuovi servizi possano essere utili ai cittadini che vivono nelle aree più periferiche».
I Comuni interessati sono 151, vale a dire quelli che sorgono a un’altitudine superiore ai 600 metri e ai quali si aggiungono Vignola Falesina e Faedo, di poco sotto ma con caratteristiche molto simili. I progetti che la Provincia finanzierà, con una partecipazione fino al 95% e per cifre che non superino i 30.000 euro, devono favorire la permanenze dei cittadini sul territorio «favorendone le condizioni di benessere e creando prospettive di sviluppo locale», sottolinea l’assessore, immaginando «qualcuno che si mette a disposizione un paio di volte a settimana, in cambio di un rimborso spese, per agevolare gli spostamenti di chi deve sottoporsi a esami» ed evidenziando che «l’obiettivo è incrementare il senso di appartenenza con stimoli che provengono dal basso».
Risorse La Provincia aiuterà i progetti dei Comuni fino al 95% e non oltre i 30.000 euro