Bande trentine in salute Mellarini: tutti all’adunata
È un periodo positivo per la Federazione dei corpi bandistici della Provincia di Trento. Ieri, in occasione dell’assemblea generale per la presentazione del nuovo piano culturale 2018, è stata l’occasione di un bilancio generale sulle attività portate avanti negli ultimi mesi. La novità più importante è senza dubbio il riassetto della Banda sinfonica giovanile del Trentino. Dopo più di sei anni di dibattiti è stato infatti rifondato il gruppo di rappresentanza della Federazione, attorno al quale graviteranno tutte le attività musicali. Il direttore in carica per i prossimi tre anni è il maestro spagnolo Josè Alcacer Durà.
Ma i progetti messi in atto nel corso del 2017 sono molti e tutti di alto livello. A partire dal corso per maestri, un nuovo ciclo triennale rivolto ad aspiranti direttori di banda provenienti dal territorio provinciale, passando per la prima edizione del Concorso internazionale di composizione brani musicali per bande giovanili a cadenza biennale, che ha visto pervenire ben 14 lavori da diverse nazioni europee. La direzione futura prevede di proseguire gli interventi nei campi della formazione, delle manifestazioni e dei supporti tecnici e amministrativi: formazione per presidenti e mazzieri, un nuovo concerto di Natale il 26 dicembre, la riproposizione del Festival delle bande trentine, progetti con l’Euregio e i rifugi montani. Gradita presenza è stata quella dell’assessore Mellarini, che ha richiesto la partecipazione delle bande all’adunata degli Alpini di maggio, al quale il presidente Renzo Braus ha garantito la disponibilità ad organizzare eventi su tutto il territorio.
La relazione del presidente Renzo Braus si è poi concentrata sugli aspetti tecnici, ricordando che la Federazione ha cambiato lo statuto diventando un’associazione di promozione sociale con personalità giuridica e che il 27 luglio è stata firmata la nuova convenzione tra provincia, scuole musicali e federazione.
Non sono mancati momenti di sana autocritica. Franco Pugliafito e Fabrizio Zanoni, parlando a nome del comitato tecnico, hanno dichiarato: «Ringraziamo il direttivo e il presidente Braus per la grande apertura verso questo organo rivalutato e non più soffocato o strumentalizzato come in passato. Non sono mancati i momenti di scontro, talvolta aspro, ma che hanno portato sempre a una soluzione condivisa». Braus stesso ha richiamato l’attenzione sulla necessità di una più attenta e attiva partecipazione, ponendo come termine di paragone l’assemblea della Federazione di Bolzano, durante la quale erano presenti ben 432 delegati per 211 bande, a fronte della settantina di presenti per 86 bande della Federazione di Trento.