«Nessun alunno sarà escluso»
Asili tedeschi, Achammer rassicura le famiglie. La verde Foppa: manca chiarezza
L’assessore Achammer rassicura le famiglie: «Dagli asili tedeschi non escludiamo nessuno. Le iscrizioni centralizzate servono per dare precedenza ai bimbi che vivono nello stesso rione della scuola. Ma la scuola non può fare tutto sull’integrazione». L’opposizione incalza. Urzì: scuola italiana penalizzata. Foppa: criteri ancora da chiarire.
«Dagli asili tedeschi non escludiamo nessuno. Le iscrizioni centralizzate servono solo per dare la precedenza ai bambini che risiedono nello stesso quartiere della scuola. Ma la scuola non può fare tutto in materia di integrazione, al resto deve pensare la città. I toni populisti di chi ci punta il dito contro non fanno bene a nessuno, è meglio pensare ad azioni concrete quali la riduzione del numero di bambini per sezione e progetti di accompagnamento linguistico per i genitori italiani e stranieri, in modo da sostenere l’apprendimento linguistico dei figli. E in due terzi si sono già detti disposti a parteciparvi».
Le parole sono quelle dell’assessore alla scuola in lingua tedesca Philipp Achammer che ieri ha voluto ribadire quanto già dichiarato nei mesi scorsi, dopo l’ondata di proteste per l’adozione del sistema di iscrizioni centralizzate nel capoluogo e per l’approvazione da parte del Consiglio provinciale della mozione dei Freiheitlichen sui sondaggi etnici.
L’occasione per tornare sul tema l’ha offerta la presentazione di ieri delle strategie per il futuro della scuola dell’infanzia tedesca. «Gli iscritti al prossimo anno scolastico sono 12.341, 45 in più rispetto a quello precedente— prosegue Achammer — In 67 sono in lista d’attesa ma non resteranno esclusi». Dati in controtendenza con le stime della Fondazione Agnelli, aggiunge, «che invece prevedevano cali drastici. Quanto agli insegnanti in servizio, i numeri sono stabili, con 1.363 posti a tempo pieno». La novità è data dalla messa a disposizione di 37 supplenti permanenti per le sostituzioni brevi (fino a 5 giorni). In riferimento alle iscrizioni centralizzate l’assessore ricorda che l’obiettivo è quello di «creare sezioni non sbilanciate, alla luce della presenza di numerosi bimbi di madrelingua italiana o con background migratori. La libertà di scelta dei genitori è garantita, non abbiamo mai pensato di escludere nessuno. Vogliamo solo creare le condizioni perché i bambini si sviluppino al meglio e perché gli insegnanti possano lavorare bene». Il primo passo è stato quindi la riduzione del numero di bimbi per sezione da 25 a 22. «Per favorire l’integrazione delle famiglie con background migratori vorremmo estendere il progetto “Hippy” avviato in val d’Isarco — conclude Achammer — con il personale dei servizi sociali che porta materiale ludico e didattico nelle case dei genitori». Per la sovrintendente Gudrun Falkensteiner «è importante ricordare che al di là di numeri abbiamo a che fare con bambini. Le scuole devono reagire con flessibilità ai cambiamenti sociali in modo da costituire un luogo positivo per la crescita e l’apprendimento».
Fermezza I populismi fanno male a tutti, è meglio passare all’azione per rispondere alle richieste