Stop ai Tir, Roma avverte l’Austria Baumgartner: L’Ue fermi il Tirolo
«Anita ha già chiesto e oggi ribadisce con forza la necessità che il governo azioni al più presto il Regolamento 2679/98, strumento che prevede una particolare procedura per inibire iniziative unilaterali restrittive degli scambi tra Stati membri, come quella messa in piedi dall’Austria». Il presidente dell’associazione del trasporto e della logistica di Confindustria, Thomas Baumgartner ha rilanciato ieri a Verona, al suo convegno «Dal Brennero, porta per l’Europa, verso le nuove regole del trasporto combinato», l’urgenza di contrastare quanto sta mettendo in atto negli ultimi tempi l'Austria con blocchi di vario genere, per esempio il tetto di 300 Tir all’ora a Kufstein.
Il convegno ha costituito un’importante occasione di confronto tra i diversi attori coinvolti in un tema di forte attualità per la mobilità delle merci. «Attraverso le Alpi passa l’economia italiana — ha spiegato Baumgartner, evidenziando che il 70% delle merci transita attraverso i valichi che collegano il Paese con il resto dell’Europa, e che pertanto la permeabilità dell’arco alpino deve essere una priorità per l’intero sistema Italia.
L’adozione unilaterale da parte del Governo del Tirolo del sistema di dosaggio dei veicoli pesanti, che riduce di fatto della metà l’attuale transito commerciale sull’asse Germania/Italia, in ben 25 giornate per lo più concentrate nel periodo estivo — è stato detto — «è un’iniziativa che non solo contrasta con la libera circolazione delle merci, principio cardine del diritto europeo, ma depotenzia la fase economica espansiva in atto e mina l’export del Paese».
«L’Italia non può non reagire — ha detto Baumgartner — occorre garantire collegamenti efficienti, siano essi stradali o ferroviari, a protezione degli interscambi commerciali e a tutela del “prodotto Italia”».
Anche il sistema del trasporto combinato ferroviario infatti registra criticità che ne stanno impedendo il pieno e auspicato sviluppo, nonostante il contesto favorevole allo shift modale. «Tutti sono pronti a spostare le merci sui treni, ma l’offerta ferroviaria deve essere in grado di rispondere alle esigenze di qualità, affidabilità e, non da ultimo di costo, che richiede la committenza — evidenzia Baumgartner — e oggi tale sistema è ancora lontano da questi obiettivi».
Intanto, in serata, è arrivato anche lo stop deciso da Roma all’Austria per la decisione di limitare il flusso di mezzi pesanti sull’A22. «Riguardo alle misure sulla direttrice nordsud, dalla Germania all’Italia, il Ministro dei Trasporti ricorda che tali provvedimenti vanno valutati congiuntamente con i governi dei Paesi coinvolti e la Commissione Europea e non possono essere oggetto di decisioni unilaterali», cita testualmente in comunicato diramato ieri.
Nel documento asciutto, il Mit ricorda poi «l’importanza della circolazione di merci e persone in Europa» e dei «corridoi come scommessa per la connessione dei Paesi», oltre al «principio per la non interruzione dei traffici». Quindi un monito a rammentare «i principi di leale collaborazione che ispirano l’Europa» e che «hanno ispirato i recenti accordi di Monaco sul Brennero nei quali si stabiliva che eventuali misure urgenti sarebbero state concordate tra i Paesi e non assunte in modo unilaterale».