Auto, morto Schlesinger Nello Stretto sul Maggiolino
Con l’amico-dirigente Kuen attraversò lo Stretto sul Maggiolino
Top manager Da Merano a Bologna: lanciò Autogerma, diventata poi a Verona Volkskwagen Italia
Si è spento all’età di 84 anni Bent Axel Schlesinger uno dei nomi di prestigio del mondo dell’imprenditoria automobilistica italiana.
Originario di Merano — dove ha trascorso la giovinezza e compiuto gli studi — Schlesinger che nel 1991 era stato nominato Grande ufficiale dell’ordine al merito della Repubblica Italiana, è stato per dodici anni, dal 1984 al 1996 presidente di Autogerma importatore dei marchi del Gruppo Volkswagen in Italia poi diventata, nel 2007, Volkswagen Group Italia.
Un vero pioniere, dalla visione internazionale ma anche dai legami affettivi ben radicati.
Si deve a lui — rimasto sempre legato alla città natale — se a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta, Autogerma ha legato il nome del suo marchio più prestigioso, quello della Audi, al Gran Premio Merano. Erano gli anni delle epiche vittorie di Miocamen e Ocean e Schlesinger è stato spesso presente all’evento ippico.
Con il marchio Audi, Schlesinger ha sponsorizzato per vent’anni anche i concerti delle Settimane Musicali Meranesi, sempre in omaggio alla sua città natale dove aveva abitato presso Villa Paolina a Maia Alta rinominata così dalstretto la madre Maria, di origini danesi (il papà era invece austriaco, arrivato in riva al Passirio per lavorare nel settore bancario) che l’aveva acquistata nel 1955 per trasformarla in una pensione per ospiti nobili dell’epoca.
L’edificio con l’annesso parco fu acquisito nel 1968 dall’arma dei carabinieri che in omaggio alla precedente proprietaria lo rinominò Villa Danica e che recentemente l’ha riportata all’originale nome di Villa Hoffmann come il barone che ne fu primo proprietario sul finire dell’Ottocento.
Nel 1964 Schlesinger era salito agli onori delle cronache per aver compiuto a bordo di un «Maggiolino anfibio» — sigillato e con gli scarichi sul tetto — la traversata dello di Messina. Una prova che doveva sorprendere tutti e che doveva dimostrare la completa affidabilità di quell’auto dal design e dalla meccanica rivoluzionari.
«Era il giugno di quell’anno quando compimmo questa impresa — racconta l’altoatesino Franz Kuen che con lui la realizzò — all’epoca ero capo degli ispettori mentre Schlesinger era responsabile dell’assistenza dell’Autogerma in cui era entrato come me da poco. C’era grande trepidazione perché non sapevamo se il Maggiolino avrebbe retto e rischiavamo di andare a fondo. Ma c’era anche tanta adrenalina in circolazione. Riuscimmo a percorrere i sette chilometri di quel tratto di mare in 38 minuti, due in meno di quelli che impiegava allora il traghetto. Ripetemmo l’impresa a distanza di una settimana entrando così nel celebre Guinness dei primati».
E nel 1984 i due amici ripeterono l’impresa per celebrarne il ventennale.
Kuen, oggi amministratore delegato di Autosilver di Verona, ricorda Bent Axel Schlesinger come persona molto amabile, competente e disponibile: «Abbiamo lavorato a lungo gomito a gomito e di lui posso dire che è stato certamente un uomo di successo, competente e molto importante nel panorama del mercato automobilistico in Italia — spiega Kuen — era molto stimato dalla casa madre tedesca e rispettato al punto che, in un epoca in cui le sedi italiane delle multinazionali puntavano tutte su Milano e Verona, lui riuscì ad ottenere che Autogerma, poi diventata Volksvagen Group Italia, mantenesse la sua sede a Verona dove è ancora oggi».
Nella sua vita, Schlesinger lavorò in tanti altri Paesi e per altri grandi marchi automobilistici come Fiat e Alfa Romeo, approdando per esempio in città «capitali del settore» come Francoforte. Ora viveva a Bologna. Il funerale di Schlesinger si terrà domani, alle 11.30, nel Cimitero evangelico di via Marlengo, a Merano.