«Bolzano, città tranquilla ma tutti collaborino»
Nel corso dell’assemblea civica sulla sicurezza tenutasi in viale Europa è stato ribadito che garantire la legalità non è facile e neppure farla percepire ai cittadini. Bolzano è una città sicura, ma la popolazione deve collaborare.
Terzo appuntamento della «tournée» che vede le forze dell’ordine bolzanine itineranti per la città a confronto con la popolazione sui temi della sicurezza quotidiana che tocca ciascuno di noi. I punti affrontati ieri alle 18.30, in un centro polifunzionale Europa quasi deserto (una ventina al massimo i partecipanti all’incontro), sono quelli dei due incontri precedenti al quartiere Don Bosco e a Oltrisarco, e verosimilmente saranno gli stessi di cui si dibatterà lunedì prossimo al centro Piani Recio e giovedì 26 a Gries - San Quirino: garantire la sicurezza non è facile e neppure farla percepire ai cittadini, le forze dell’ordine sono garanti principali di tale sicurezza ma ai cittadini spetta il compito di segnalare attività sospette, la consueta manciata di consigli per limitare al minimo l’eventualità di essere vittime di furti, rapine o raggiri e l’importanza dei vigili di quartiere, presenza capillare sul territorio.
Al tavolo dei relatori sono intervenuti, nell’ordine, il commissario capo Francesco Capristo, dirigente della squadra volante di Bolzano; il maggiore dei carabinieri Giovanni Burgio; il sottotenente Ferdinando Nasta, comandante del nucleo operativo radiomobile del capoluogo; il tenente Adriana Curti, comandante del nucleo operativo della guardia di finanza; l’ispettore Franco Giannotti del nucleo infortunistica della polizia municipale. Molti gli aneddoti narrati per rendere consapevoli i cittadini di quelle piccole sbadataggini quotidiane che possono trasformare una leggerezza in una denuncia per furto o rapina: dall’auto lasciata aperta con le chiavi nel quadro per la sosta lampo dal panettiere alla passeggiata con le cuffiette mentre i malviventi frugano nella borsa indisturbati, dalla vacanza annunciata su facebook con tanto di meta e date di partenza e rientro alla porta di casa chiusa senza dare le famose «mandate» di chiave.
Forte l’attenzione posta sulla «sicurezza partecipata», con i casi di reati sventati da tempestive segnalazioni dei cittadini, accompagnata dal claim condiviso «noi abbiamo bisogno di voi». Un tasto su cui ha battuto anche la guardia di finanza, chiedendo di denunciare la mancata emissione di scontrini fiscali, dalla pizza a domicilio alla frutta comprata al mercato. Altrettanto condiviso il sentire comune: Bolzano è un contesto urbano tranquillo in cui, però, ciascuno deve fare la sua parte. Cittadini in primis.