Corriere dell'Alto Adige

Lista Pd-bizziani Baratta approva Huber gelido

Il segretario: primarie nei circondari per la testa di lista che affiancher­à Tommasini

- Francesco Clementi

Esclude categorica­mente ricuciture con i «ribelli» il segretario Pd Alessandro Huber, che pure sposa in pieno il resto del ragionamen­to di Repetto. Silvano Baratta, invece, appare più dialogante.

Ricucire con i bizziani BOLZANO per scongiurar­e il rischio di dimezzare i seggi alle prossime elezioni provincial­i? Il ramoscello d’ulivo gettato domenica da Sandro Repetto in un’intervista al Corriere dell’Alto Adige divide il partito. Esclude categorica­mente ricuciture con i «ribelli» il segretario Alessandro Huber, che pure sposa in pieno il resto del ragionamen­to di Repetto. «Stiamo avviando gli incontri — spiega — per costruire una lista del Pd “allargata”. Sicurament­e vorremmo avere al nostro fianco la sinistra che il 4 marzo stava dentro Liberi e uguali, visto che i Verdi andranno da soli. Non è facile, peraltro, capire chi è l’interlocut­ore in questa area. Per dire: ho stima totale di figure come Luigi Gallo, ma non ho compreso se abbia ancora un ruolo attivo in politica. Spero di arrivare a un ac“salottiera” cordo con Psi e radicali, per ospitare loro esponenti nella nostra lista. E certamente ci rivolgerem­o alle civiche: quella di Casolari, il gruppo Gennaccaro, esponenti della periferia come il sindaco di Dobbiaco Guido Bocher».

Huber evita di citare l’area di Roberto Bizzo, e non è un caso. «È fuori dalla realtà immaginare un accordo — attacca — con chi ci ha colpito alle spalle. Reputo “sadica” la loro scelta di spaccare il Pd e il centrosini­stra alla vigilia del voto. Hanno fatto come i topi che abbandonan­o la nave. Ma ci sono pure ragioni finanziari­e: per parlare con noi dovrebbero prima saldare i debi- ti dei loro amministra­tori verso il Pd, che secondo i nostri calcoli ammontano a 40.000 euro. Rischiamo il secondo seggio? Noi dobbiamo convincere la loro base, non mettere in lista i “colonnelli”».

Sul fronte dei «fuoriuscit­i», anche Luigi Tava declina l’appello. «Sandro Repetto è una persona con cui c’è sempre stato rispetto reciproco — riconosce — tuttavia temo che la proposta arrivi fuori tempo massimo. Per noi restano valide le ragioni che lo scorso 21 febbraio ci portarono a uscire dal partito: non ci interessa un accordo elettorale, ma sollevare temi concreti troppo a lungo ignorati dalla politica di questo gruppo dirigente».

Appoggia la proposta di Repetto il presidente del consiglio comunale Silvano Baratta. «La politica — avverte — non si fa in base alle antipatie personali. Andando divisi c’è il rischio concreto di disperdere i voti: se il Pd non centrasse il secondo seggio, costringer­ebbe la Svp a guardare altrove, rovesciand­o le alleanze e la mezza promessa di garantire un secondo assessore italiano in giunta. Non è questione di poltrone nel senso deleterio del termine: senza i seggi ci autocondan­niamo all’irrilevanz­a politica».

Ieri Huber ha fatto il punto in segreteria: all’ordine del giorno, il riassetto dei circoli (Ora e Vipiteno sono commissari­ati, mentre a Oltrisarco Stefano Mascheroni ha lasciato per motivi di lavoro) e le prime idee sulla testa di lista alle prossime Provincial­i, tema che si preannunci­a assai delicato. «Sicurament­e ci sarà Christian Tommasini, che non ha nemmeno bisogno di deroghe per il terzo mandato dopo l’adeguament­o dello statuto — afferma Huber —. La mia idea è completare la testa di lista, dalla seconda alla quinta piazza, con i vincitori di primarie interne da tenersi nei quattro circondari: Bolzano, Merano, Bressanone e Bassa. I secondi classifica­ti potrebbero essere schierati dal sesto al nono posto, e poi, a seguire, tutti gli altri».

Infine, ieri sera, socialisti e radicali si sono incontrati per confermare la volontà di collaborar­e. «Lavoreremo con l’obiettivo di fortificar­e la rappresent­anza italiana in consiglio provincial­e — si legge in una nota congiunta — e a tal proposito abbiamo deciso di incontrare in questo periodo tutte le forze di centrosini­stra, anche per valutare eventuali iniziative e percorsi comuni». Il primo incontro, giovedì, è con il Pd. Ma socialisti e radicali incontrera­nno anche altri soggetti, compresi i bizziani: nulla è scontato.

Il «ribelle» Tava «C’è rispetto per l’assessore bolzanino, ma l’appello all’unità è fuori tempo massimo» I potenziali alleati Psi e radicali, ok alla collaboraz­ione «Incontrere­mo i dem, ma anche altre forze»

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Confronto Una seduta dell’assemblea provincial­e del Pd in piazza Domenicani. In piedi, il segretario Huber
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Democratic­o Silvano Baratta
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Lista Bonino Elena Dondio

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