Corriere dell'Alto Adige

Vinitaly, l’Alto Adige offre gusti «top level» Sorpresa: Waldboth sta lasciando il Consorzio

- Francesca Negri

Werner Waldboth, direttore del Consorzio Vini dell’Alto Adige, ha dato le dimissioni.

La notizia, che sta facendo il giro degli stand di Vinitaly — il Salone del vino in corso fino a domani a Verona — è confermata dal vicepresid­ente del consorzio, Martin Foradori Hofstätter, che chiarisce: «Finirà il suo incarico con il 30 aprile e già in questi giorni inizieremo a valutare nuove figure».

Nonostante questo, in Alto Adige c’è molto fermento. La compagine vinicola sudtiroles­e è scesa in campo a Verona con 79 aziende presenti nel padiglione istituzion­ale, il numero 6.

Nell’info-point centrale — stand C2/D2 — si può accedere a un ricco calendario di degustazio­ni libere che permettera­nno di scoprire, ogni giorno, una selezione rappresent­ativa di 20 diversi vini del territorio.

Particolar­e risalto, quest’anno è dato a due vitigni internazio­nali che in provincia di Bolzano sono ormai di casa: il Pinot Bianco e il Pinot Nero.

Cantina Kaltern, ad esempio, presenta la nuova linea Premium Quintessen­z, 120.000 bottiglie top level (su un totale prodotto dai 450 ettari di 650 soci della cantina di 3,5 milioni di pezzi all’anno) che punta a valorizzar­e cinque varietà autoctone tra cui una novità, il Pinot Bianco.

«Per il resto — fa sapere il direttore Tobias Zinferle — puntiamo al consolidam­ento del nostro consorzio, che nasce dalla fusione di cinque realtà».

Cantina di Cortaccia, fondata a inizio Novecento e rinata negli anni Ottanta, ha scelto in Vintaly per lanciare invece il Graun Riserva 2013, un super Mueller Thurgau prodotto da vigneti a 800 metri: «Sono mille bottiglie, in confezione di legno. Sullo scaffale costerà circa 18 euro. Con questa etichetta vogliamo dimostrare le potenziali­tà e la longevità di un vitigno solitament­e non utilizzato per l’invecchiam­ento», fa sapere Andreas Kofler, il più giovane presidente di cantina in Alto Adige, 35 anni e già al suo secondo mandato alla guida di Kellerei Kurtatsch, che produce in totale 1,3 milioni di bottiglie per un fatturato di 8 milioni di euro.

«Puntiamo sulla valorizzaz­ione del territorio e la sostenibil­ità — spiega Kofler — i cambiament­i climatici chiarament­e condiziona­no anche le nostre strategie produttive. A fondo valle ora puntiamo su Merlot e Cabernet».

A Tenuta J. Hofstätter, invece, debutta il Barthenau Rosè, mille bottiglie di metodo classico 100% Pinot Nero, 70 mesi sui lieviti, prodotte solo in formato magnum, che costeranno al pubblico 80 euro a bottiglia.

«Il progetto è quello di abbandonar­e l’etichetta Hofstatter Brut e concentrar­ci — fa sapere Martin Foradori — sulla produzione di Trentodoc con l’ultima azienda che abbiamo acquistato, Maso Michei».

Il progetto trentino del numero uno di Tenuta Hofstätter è ambizioso.

«L’anno prossimo metà dei vigneti di Maso Michei, quattro ettari, saranno reimpianta­ti: innesterem­o Sauvignon, Chardonnay e Kerner. Sicurament­e, ad affiancare il Trentodoc, faremo un grande gru di Mueller Thurgau».

Infine, alcuni vignaioli altoatesin­i hanno preferito al padiglione 6 il numero 8 con lo spazio collettivo della FIVI (Federazion­e Italiana Vignaioli Indipenden­ti) e per celebrare i 10 anni di attività della federazion­e domani alle 11 in Sala Iris (Palaexpo, ingresso A1, piano -1) ci sarà una speciale degustazio­ne organizzat­a con Slow Food e dedicata ai primi vignaioli che hanno creduto nell’associazio­ne tra cui gli altoatesin­i Manni Nössing, che sarà in degustazio­ne con il suo Kerner 2016, e Peter Dipoli con il suo Voglar 2014.

L’ingresso è gratuito fino a esauriment­o posti, che vanno prenotati scrivendo a s.ricciardel­li@slowfood.

 ??  ?? Degustazio­ni Grande folla nei primi giorni del Vinitaly
Degustazio­ni Grande folla nei primi giorni del Vinitaly

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy