Corriere dell'Alto Adige

Toto-giunta, prime ipotesi Schieramen­ti in fibrillazi­one

Fugatti potrebbe puntare sui giovani, grana Pd per Tonini

- di Marika Giovannini

TRENTO Con le liste in parte ancora da definire, il quadro rimane parziale. Ma a poco più di un mese dalle elezioni provincial­i, le ipotesi stanno già tenendo banco praticamen­te in tutti gli schieramen­ti. Scorrendo la lista di candidati certi e annunciati, le proiezioni sulla possibile composizio­ne della prossima giunta provincial­e animano ormai più di una discussion­e. Con nomi ricorrenti. E qualche sorpresa.

Partendo dal centrodest­ra autonomist­a, il sottosegre­tario alla salute Maurizio Fugatti dovrà fare i conti con una compagine ampia, fatta di tante anime. Tutte con legittime ambizioni, il cui «peso» varierà a seconda del risultato elettorale. Guardando «in casa», ossia nella Lega, il primo nome — quasi scontato — che viene messo nella lista di una papabile giunta è quello del segretario Mirko Bisesti, attivo sul territorio e sui social e ormai diventato il «volto» del Carroccio provincial­e. La vicinanza di Bisesti al leader nazionale Matteo Salvini garantireb­be ulteriori punti a suo favore, offrendo una sponda in più nel caso di trattative con il governo. E se le parlamenta­ri difficilme­nte lasceranno il posto a Roma per accontenta­rsi di una poltrona in Piazza Dante (anche perché in questo caso si dovrebbero rifare le elezioni per i collegi uninominal­i), l’altra figura che emerge dalla lista attuale è quella di Alessandro Savoi. Anche se Fugatti potrebbe lasciare spazio ai giovani, premiando Devid Moranduzzo.

Per quanto riguarda Forza Italia, l’eventuale assessore designato è il coordinato­re provincial­e del partito Maurizio Perego, mentre Claudio Cia viene indicato da tutti come papabile esponente di giunta in rappresent­anza di Agire (visto il suo impegno nel campo sanitario, in molti lo hanno già prospettat­o sulla poltrona di assessore alla salute). Nel caso di una vittoria, poi, Fugatti dovrà necessaria­mente tener conto del sostegno della componente autonomist­a garantita dagli Autonomist­i popolari di Walter Kaswalder. E proprio l’ex Patt potrebbe spuntare un posto a fianco del presidente in giunta. Oppure, in alternativ­a, lo scranno di presidente del consiglio provincial­e. La Civica Trentina — che oggi saprà l’esito della valutazion­e di Fugatti su Claudio Civettini — potrebbe scommetter­e sui giovani, mandando avanti il capogruppo cittadino Andrea Merler o il sindaco di Borgo Massimo Dalledonne. Va da sé che qualche formazione politica dovrà necessaria­mente garantire la «quota femminile» in giunta.

Una questione, quest’ultima, che potrebbe creare qualche attrito anche nel centrosini­stra, in caso di vittoria dell’Alleanza di Giorgio Tonini. Anche qui alcuni nomi sembrano scontati. Su tutti, quello del giornalist­a Paolo Ghezzi, «sfidante» di Tonini nella «corsa» al ruolo di candidato presidente. L’altro nome forte di Futura è quello dell’ex assessore alla salute Remo Andreolli, anche se potrebbero farsi avanti (anche in termini elettorali) Vanni Ceola o Renzo De Stefani. In casa Pd i no- mi sono tanti. Troppi. A partire dagli assessori uscenti Alessandro Olivi, Luca Zeni e Sara Ferrari. Senza contare le ambizioni di altri esponenti dem. Mentre per quanto riguarda l’Upt potrebbe essere la volta di Gianpiero Passamani, capogruppo uscente. Sempre che non rientrino in gioco Tiziano Mellarini e Mauro Gilmozzi. E le donne? Se l’Upt non sembra poter aiutare in questo senso, gli occhi saranno puntati su Pd e Futura2018. Con il necessario — e non indolore — sacrificio di qualche maschietto.

 ??  ?? Carroccio Da sinistra il candidato presidente del centrodest­ra Maurizio Fugatti, il segretario della Lega Mirko Bisesti e il capogruppo Alessandro Savoi
Carroccio Da sinistra il candidato presidente del centrodest­ra Maurizio Fugatti, il segretario della Lega Mirko Bisesti e il capogruppo Alessandro Savoi

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