Il Bolzano assapora il gusto del primato Venerdì test nel catino bollente di Linz
Irving muro, ora coach Kai deve sbloccare seconda, terza e quarta linea
BOLZANO I tifosi già cantano «salutate la capolista». In realtà (e loro sono i primi a saperlo) è decisamente troppo presto per adagiarsi sugli allori, ma nel frattempo quel che è certo è che il Bolzano si può godere qualche giorno in solitaria la cima della classifica EBEL.
Terapie Lo staff lavora per rimettere in pista Crescenzi, tempi più lunghi per Frigo
Punto Ebel
Unica squadra ad aver ottenuto 6 punti nelle prime due gare — anche se ad onor del vero il Klagenfurt ha giocato soltanto una partita ed è a quota 3 punti — i Foxes continuano a sorridere anche in campionato dopo le grandi prestazioni in Champions Hockey League. A dire il vero, sul piano del gioco i biancorossi hanno subìto un po’ la stanchezza accumulata nei cinque giorni trascorsi in Scandinavia, ma per le belle prestazioni c’è tempo, intanto l’importante è vincere. E dopo il successo ottenuto in casa contro il Graz, al termine di una rimonta arrivata nel terzo drittel, Bernard e compagni sono riusciti ad espugnare anche l’Eisarena di Salisburgo, 149 giorni dopo quel meraviglioso 20 aprile.
Il Bolzano resta così la bestia nera dei Red Bulls, nonostante gli austriaci ci abbiano davvero provato in tutti i modi a ribaltare il 2 a 1 con il quale si era chiuso il primo tempo. Eloquente il dato dei tiri complessivi alla sirena finale: 47 a 13. Eppure nell’hockey contano le volte in cui il disco oltrepassa la linea e non quante volte ci si provi, soprattutto se a difesa dei pali c’è un certo Leland Irving: il portierone canadese, già idolo indiscusso dei tifosi, ha chiuso con la bellezza di 46 parate e una percentuale mostruosa del 97,9%. Numeri da fenomeno. E così coach Kai Suikkanen può gongolare per la prestazione dell’intera retroguardia, ma avrà una settimana da lavorare per cercare di far sbloccare le linee offensive: se la prima infatti sembra funzionare in maniera eccellente — tutti i sei goal finora segnati portano la firma di Catenacci, Blunden e Findlay più una rete di MacKenzie — le altre devono ancora ingranare e ci si aspetta molto anche dai vari Insam, Kuparinen, Petan, Miceli e tutti gli altri.
Il prossimo appuntamento è fissato per venerdì 21 settembre, quando alle 19:15 i Foxes saranno impegnati nel catino infernale della KeineSorgen Eisarena di Linz, per un altro grande «classico» della EBEL. Domenica invece, alle 17:30, il ritorno al Palaonda per la riedizione di quarti di finale playoffs dell’anno scorso contro l’EC KAC (Klagenfurt). Lo staff medico sta facendo il possibile per far rientrare fin dalle prossime partite anche Andrew Crescenzi, out dal match con l’Helsinki per una forte botta alla spalla, mentre Frigo — reduce da una frattura del malleolo durante il ritiro prestagionale — ne avrà ancora per circa un mese.
Alps hockey league
Intanto nel weekend appena passato è partita anche l’Alps Hockey League, che anche quest’anno vede al via otto formazioni italiane, con il Milano a sostituire l’Egna. A proposito, gran brutta figura dei meneghini all’esordio nella nuova competizione: grossi problemi al ghiaccio dell’Agorà hanno portato all’annullamento della partita contro il Feldkirch a pochi minuti dal via e con tutta probabilità il match verrà assegnato a tavolino agli austriaci, mentre i lombardi verranno sanzionati con una pesante multa. Esordio negativo per Renon (7-3 contro Lustenau), Fassa (4-1 contro Lubiana) e Cortina (7-1 contro Jesenice), mentre il Vipiteno ha vinto per 4 a 1 il derby altoatesino contro il Gherdeina e l’Asiago ha piegato per 3 a 0 i Red Bulls Salzburg Junior. Nel posticipo di domenica esordio con vittoria invece per il Val Pusteria, che ha avuto la meglio del Lubiana per 4 a 1.