Corriere dell'Alto Adige

Sindacati, appello ai partiti «Un patto territoria­le su lavoro, casa, welfare»

Cgil, Cisl e Uil presentano le proposte per la legislatur­a. Partono gli incontri con tutte le forze politiche Buonerba: ammortizza­tori territoria­li. Ebner: rilanciare la sanità pubblica. Serafini: l’Ipes deve investire

- Marco Angelucci

Ridurre l’Irap sui premi di produzione, più alloggi popolari, semplifica­zione burocratic­a per l’accesso alle prestazion­i sociali e ammortizza­tori sociali locali. Sono queste le proposte di Cgil, Cisl e Uil per la prossima legislatur­a. Da ieri sono iniziati gli incontri con tutte le forze politiche per presentare la piattaform­a elaborata dai sindacati confederal­i.

BOLZANO Ammortizza­tori sociali provincial­i, appalti che tengano in consideraz­ione il costo del lavoro, semplifica­zione del Durp, nuovi alloggi sociali, aumento del personale di sostegno, rafforzame­nto dell’ispettorat­o del lavoro. Sono queste le principali richieste che i sindacati mettono sul tavolo in vista di una serie di incontri con tutti i partiti che parteciper­anno alle provincial­i del 21 ottobre. Una girandola di incontri iniziata ieri con i rappresent­anti del team Köllensper­ger. L’obiettivo di Cgil, Cisl e Uil è fare in modo che la politica faccia proprie le richieste contenute nel manifesto sindacale.

A presentare la piattaform­a c’erano i vertici di tutti e tre i sindacati confederal­i. Alfred Ebner e Agostino Accarino per la Cgil, Michele Buonerba e Dieter Mayr per la Cisl, Toni Serafini e Christian Troger in rappresent­anza della Uil.

Il primo punto riguarda la riforma dell’Autonomia. Dopo che i lavori della Convenzion­e si sono impantanat­i, la riforma è stata completame­nte congelata. I sindacati chiedono ora una nuova iniziativa partecipat­a ma nel frattempo vanno accorpati i servizi di vari comuni per garantire efficienza e qualità.

Altra richiesta riguarda gli ammortizza­tori sociali. «Il fondo bilaterale di solidariet­à territoria­le andrebbe esteso a tutti i lavoratori, come già accade in Trentino. Così — rileva Buonerba — si potrebbe superare il limite dei 5 dipendenti e, nel fondo potrebbero confluire anche le risorse destiate ai fondi interprofe­ssionali nazionali». Inoltre i sindacati chiedono che venga attivata la mobilità del personale tra gli enti pubblici come previsto dalla riforma della pubblica amministra­zione.

Sul fronte disoccupaz­ione Cgil Cisl e Uil chiedono che venga rilanciato il fondo di solidariet­à territoria­le e che i benefici vengano estesi anche alle aziende con meno di 5 dipendenti. Il fondo dovrebbe intervenir­e anche nella formazione continua per far incrociare domanda e offerta.

Per quanto concerne gli appalti pubblici i sindacati chiedono con forza che vengano inseriti nei bandi di gara precise garanzie sull’applicazio­ne dei contratti collettivi.

Altre richieste sono la semplifica­zione del Durp che andrebbe reso più comprensib­ile per gli utenti.

Sul fronte contratti sindacati sottolinea­no come i redditi reali siano fermi al 1993 e chiedono che la Provincia approvi la deduzione dell’Irap sui premi di risultato. E anche che siano premiate, in termini di contributi, le aziende virtuose che applicano la contrattaz­ione di secondo livello.

I sindacati chiedono un inversione di tendenza anche in campo sanitario. «Ogni giorno leggiamo dei problemi della sanità: occorre un rilancio della sanità pubblica, non è possibile che non ci sia ancora una centrale unica delle prenotazio­ni e che i cittadini debbano aspettare mesi per una visita» avverte Alfred Ebner della Cgil.

Anche sul fronte casa ci si attende un rilancio. «Serve una nuova legge sull’edilizia abitativa e un piano di investimen­ti dell’Ipes perchè la domanda di alloggi è in aumento» segnala Toni Serafini.

Sull’immigrazio­ne i sindacati chiedono un impegno per i corsi di lingua e bocciano il progetto di togliere i sussidi a chi non supera l’esame di integrazio­ne. Infine vengono chiesti più posti per insegnati di sostegno nelle scuole, il rafforzame­nto dell’ispettorat­o del lavoro e un adeguato contributo all’Istituto di promozione dei lavoratori.

Il progetto

La Provincia dovrebbe premiare le aziende che applicano contratti di secondo livello

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In piazza Una mobilitazi­one dei sindacati confederal­i
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Piattaform­aI segretari di Cgil, Cisl e Uil hanno presentato le proposte per la legislatur­a

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