Corriere dell'Alto Adige

Il coworking partorisce l’«aula studio»

- Enzo Coco

Giunge a compimento a Merano un progetto a lungo vagheggiat­o dalla Consulta per i Giovani. Parliamo dell’aula studio per studenti, in particolar­e universita­ri, che cerchino un luogo per farlo in tranquilli­tà, sia individual­mente che in gruppo. Grazie al convinto sostegno del Comune e del vicesindac­o Andrea Rossi e alla collaboraz­ione con ARCI ragazzi di Bolzano, si è reso disponibil­e a questo uso il Coworking della Memoria, una sala polifunzio­ne all’inizio di via Ugo Foscolo nata sulla scia del progetto Memoria e Cittadinan­za di Bolzano. Manca solo l’ok formale della giunta comunale alla quale Daniele Di Lucrezia, presidente della Consulta giovani, l’ha presentata recentemen­te.

«Tenevamo moltissimo a questo progetto — dichiara Di Lucrezia — e per questo durante l’estate abbiamo raccolto anche 561 firme di ragazzi, professori e genitori a sostegno dell’iniziativa. Abbiamo trovato il supporto di ARCI Ragazzi che ci consente di creare un luogo condiviso, che sia anche di incontro tra gruppi linguistic­i e dove poter studiare oltre ad avere la possibilit­à di aprirci ad altre esperienze».

«È una collaboraz­ione che rientra nella nostra mission – aggiunge Stefano Bonagura di ARCI Ragazzi – sia in termini di estensione al territorio che di volontà di contaminaz­ione positiva». In concreto gli studenti potranno avere a disposizio­ne locali, dotati di wi-fi richiedend­oli nel sito di ARCI Ragazzi. L’apertura del «Coworking della memoria» a questa nuova iniziativa punta a creare comunità su progetti di educazione alla cittadinan­za unendo un bisogno primario come quello dello spazio per studiare, con la possibilit­à di crescita individual­e derivante dalle esperienza e dai progetti di ARCI Ragazzi, quali ad esempio Promemoria Auschwitz, I Campi della legalità e On the road.

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