Viaggio nelle dimore dei grandi vini, charme e hi-tech
Dal fertile fondovalle della Vallagarina, ai paesaggi della valle dell’Adige e della Piana Rotaliana, dalle morbide e soleggiate colline della valle dei Laghi ai terrazzamenti porfirici della val di Cembra, un viaggio di fascino, natura e sapori tra le storiche cantine del territorio. Dimore del Cinquecento o masi hi-tech, i produttori di spumante rivelano location sorprendenti.
Flavio Pagani è un fotografo di reportage geografici per le maggiori riviste italiane ed europee, mentre Giuliana Vogel è una giornalista da sempre appassionata di viaggi: sono loro gli autori di Trentodoc - Nelle dimore tra le vigne (edizioni Fp Lifestyle Collana dedicata ai grandi vini italiani 276 pagine, 85 euro www.fplifestyle.com).
Dopo i titoli dedicati al Barolo, Barbaresco e Roero, al Chianti Classico e al Franciacorta è dunque la volta del Metodo Classico trentino. E quanta strada ha fatto da quel 1902, quando il giovane Giulio Ferrari produce le prime bottiglie di spumante trentino, lo stesso che nel 1993 riceve la denominazione di Trentodoc, la prima d’origine controllata in Italia riservata a uno spumante Metodo Classico, oggi simbolo d’eccellenza a suggello di successi nel mondo dello sport, della moda, del cinema.
Lo si comprende bene sfogliando le grandi immagini a tutta pagina, accompagnate da riflessioni, schede e storie in prima persona di alcuni degli interpreti di questa prestigiosa tradizione di spumanti.
Un viaggio che prende avvio da Trento, dall’Enoteca provinciale del Trentino, disposta nell’elegante cornice di Palazzo Roccabruna, «per non perdere la memoria enologica e costruire il futuro» e prosegue di cantina in cantina, di azienda in azienda attraverso i territori del Trentodoc.
Sono quarantotto i produttori, tutti appartenenti al Consorzio Trentodoc, che regalano atmosfere d’antico, tra storia, design, tecnologia, eleganza. Ovviamente non può mancare uno sguardo alla Fondazione Edmund Mach, primo centro di ricerca One-Health italiano che, con l’Istituto Agrario di San Michele all’Adige, rappresenta ormai un emblema della realtà vitivinicola del Trentino.
Emozionante è la conversazione con Matteo Lunelli, terza generazione alla guida delle Cantine Ferrari, insieme a Camilla, Marcello e Alessandro, nella scenografica Villa Margon di Ravina, circondata da filari di vite. Fotografie che raccontano l’amore per la propria terra, dedizione ed esperienza.
Contadini, viticoltori, enologi, produttori, tutti impegnati con passione nelle eccellenze del Trentodoc, spumante che con le sue blasonate bollicine si è ritagliato il ruolo di ambasciatore dell’arte di vivere italiana, simbolo del miglior made in Italy.