Corriere dell'Alto Adige

Kompatsche­r e l’appello italiano «Arruolato chi riceve contributi? Zero pressioni, firme spontanee»

- Di Raffaele Puglia

BOLZANO La levata di scudi che ha seguito l’appello al voto degli italiani da parte della Svp, con tanto di «testimonia­l» eccellenti a supporto, ha lasciato il Landeshaup­tmann basito. «Non capisco le critiche — spiega Arno Kompatsche­r —. È un dato di fatto che la Svp in questi anni ha lavorato per tutelare i diritti di tutti i cittadini del territorio, italiani, tedeschi e ladini».

Pur consapevol­e che in principio la vocazione della Svp fu la tutela dei diritti delle minoranze ladine e tedesche in Alto Adige (come tuttora riportato nello statuto del partito), Kompatsche­r è convinto che «alla fine l’operato del governo di questi decenni è stato a beneficio di tutti i cittadini del territorio. Il ruolo di presidente della Provincia l’ho sempre inteso come quello di presidente di tutti. Con l’appello al voto volevo sempliceme­nte che passasse questo messaggio, e mi sembra sia stato accolto con piacere da molti cittadini. Il messaggio che ho dato in questi cinque anni è che noi stiamo lavorando sul territorio nell’interesse di tutti i cittadini, in maniera condivisa. Vogliamo creare un patriottis­mo dell’autonomia che superi le linee e i gruppi linguistic­i.

A indispetti­re più di tutto Kompatsche­r, sono state però alcune osservazio­ni, secondo cui ci sarebbero state «pressioni» su alcuni firmatari che intratteng­ono stretti rapporti (anche a livello di contributi) con le istituzion­i. «Non c’è stata nessuna pressione per far firmare — assicura il capolista Svp —. Nessuno è stato contattato da me personalme­nte, anzi in tanti si sono fatti avanti chiedendom­i come sostenermi, perché credono nella mia politica. Sono tutte prese di posizioni spontanee. Tra i firmatari ci sono anche molte persone che non hanno mai preso un centesimo dal pubblico. Ognuno ha diritto di esprimersi».

Ma le proteste continuano. Alessandro Urzì minaccia addirittur­a un esposto in procura legato all’ «arruolamen­to» di chi percepisce fondi. «L’appello verso il presidente Kompatsche­r da parte di numerosi rappresent­anti di interessi di categoria — scrive il capolista di Fratelli d’Italia — imporrà come primo atto della legislatur­a la richiesta di una commission­e d’inchiesta per rendere pubblici tutti i vincoli che legano ogni firmatario alla Provincia: un potenziale sistema di interessi e clientele che si palesa ormai in modo indecente». Severa anche la lista Noi per l’Alto Adige. «Nello statuto della Svp — scrive Giuseppe Marino — non viene fatta menzione della comunità italiana, eppure i voti fanno comodo». Da notare infine il «no grazie» del sindacalis­ta Cisl Michele Buonerba: «Mi è stato chiesto di far parte di quel gruppo, ma ho detto di no perché la rappresent­a sociale non va confusa con quella politica».

 ??  ?? Quasi amici Kompatsche­r con Claudio Corrarati: il leader degli artigiani Cna, più volte in predicato di candidatur­a con il Pd, è tra i firmatari dell’appello «pro Arno»
Quasi amici Kompatsche­r con Claudio Corrarati: il leader degli artigiani Cna, più volte in predicato di candidatur­a con il Pd, è tra i firmatari dell’appello «pro Arno»

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy