Tajani: «Reddito di cittadinanza Qui pagherete chi sta sul sofà»
Comizio in piazza Vittoria. Lega nel mirino
BOLZANO In una piazza Vittoria gremita, ma comunque non da tutto esaurito — c’erano circa 250 persone — Forza Italia ha tenuto ieri pomeriggio uno dei comizi più importanti della sua campagna elettorale. In attesa che arrivi Silvio Berlusconi la prossima settimana, ieri è salito sul palco Antonio Tajani, presidente del parlamento europeo e vicepresidente di Forza Italia.
Un comizio aperto da Michaela Biancofiore, parlamentare e coordinatrice regionale, che ha spiegato di voler puntare al governo della provincia ma ha anche attaccato la Svp: «Non hanno il monopolio della rappresentanza della popolazione di lingua tedesca dell’Alto Adige» ha gridato dal palco, continuando a battere il tasto dei temi etnici: «I bambini di lingua italiana che frequentano gli asili di lingua tedesca spesso vengono completamente assimilati culturalmente». Biancofiore ha poi puntato il mirino contro la Lega: «In Alto Adige non si vota Salvini, ma altri esponenti di quel partito, per i quali il motto “prima gli italiani” vale solo fino a Salorno: vergogna». Anche Tajani ha poi stuzzicato la Lega: «Questo governo sbaglia politica economica — ha detto — Bisogna cambiare questa manovra prima che sia troppo tardi, perché costerà caro agli italiani. È uno scandalo che i lavoratori di Bolzano, e delle regioni del Nord, debbano pagare un reddito a chi non fa nulla e sta sul divano». Sul tema della sicurezza, riferendosi a Salvini, ha detto sarcastico: «Non basta indossare la maglietta della polizia alle manifestazioni. Bisogna anche far seguire atti concreti per sostenere le forze dell’ordine». Tajani ha ribadito la bocciatura del doppio passaporto: «Non servono ulteriori fratture in questa comunità». Prima della festa per i simpatizzanti, con krapfen e caldarroste, sono saliti sul palco i candidati, guidati dal capolista, il neurochirurgo Mario Vitale. In chiusura, Michela Biancofiore ha sventolato una bandiera tirolese — «raffigura un’aquila romana» ha detto — e l’ha allacciata ad un tricolore e ad una bandiera europea: «Questo è l’Alto Adige che vogliamo, unito» ha concluso.