Corriere dell'Alto Adige

A22 in galleria, duello tra sindaci

Caramaschi: opera utile, basta chiacchier­e da spritz. Bianchi: statale 12, avanti con la variante

- Senette

A22 in galleria, è scontro tra i sindaci di Bolzano e di Laives. Il battibecco è emerso tra Caramaschi e Bianchi durante il dibattito «Cna Mobility» sulla questione irrisolta dei due progetti alternativ­i di grandi opere per risolvere il problema del traffico congestion­ato sul capoluogo altoatesin­o: il terzo lotto della variante alla statale 12, spinto da Bianchi, e lo spostament­o del tracciato dell’A22, voluto da Caramaschi.

Volano gli stracci tra i BOLZANO sindaci di Bolzano e Laives, nuovamente a duello aperto sulla questione irrisolta dei due progetti alternativ­i di grandi opere per risolvere il problema del traffico congestion­ato sul capoluogo altoatesin­o: il terzo lotto della variante alla statale 12, spinto da Bianchi, e lo spostament­o del tracciato dell’A22, voluto da Caramaschi e appoggiato da Kompatsche­r.

«Il primo cittadino di Bolzano lo fa per ambizione e vanità: per lui è una sfida personale e politica, vuole essere ricordato come il sindaco che toglie l’autostrada dalla città — sbotta l’omologo della Bassa Atesina —. Ma le scelte di Bolzano ricadono su tutti e questo progetto, che vogliono farci credere sarà inaugurato in 12 anni, ne richiederà almeno 20. Nel frattempo resteremo paralizzat­i nel traffico e soffocati dall’inquinamen­to». E Caramaschi ribatte pronto: «Quello della galleria era un progetto cavalcato da Tommasini solo perché lui è di Laives, ma la progettazi­one era ferma allo stesso stadio dell’altra ipotesi. Con il dottor Kompatsche­r abbiamo dato un’accelerata sulla grande mobilità: lui è un ottimista, ma ci vorranno tra i 10 e i 12 anni per il nuovo tratto dell’A22. Però dobbiamo partire, se no possiamo parlarne all’infinito davanti a uno spritz e non risolverem­o niente».

Lo screzio avviene durante e a margine dell’evento «Cna Mobility» che si è svolto ieri mattina nella sede dell’azienda Gasser di Bolzano sud: lì la tavola rotonda sulla mobilità sostenibil­e diventa scenario della singolar tenzone. «Capisco che si guardi ai grandissim­i obiettivi sul lungo termie, ma se questi sono alternativ­i a quelli che possono risolvere i problemi concreti, allora è grave — sostiene Bianchi —. Tutta la viabilità di transito merci, turisti e pendolari passa per Bolzano ed è un grosso guaio. Arginale, via Galilei, via Einstein: passa tutto da qui, con gravi ripercussi­oni in termini di traffico e qualità dell’aria. Non a caso in tutte le vie più transitate l’inquinamen­to di NO2 supera la soglia. Bolzano a livello di viabilità è rimasta indietro di 30 anni rispetto a tutto il territorio provincial­e: per questo è urgente andare avanti con il terzo lotto della variante alla statale 12 in galleria, per arrivare da via Maso della Pieve fino a oltre il Virgolo svuotando parecchio la zona industrial­e. La Provincia mette a disposizio­ne risorse enormi, 1 miliardo di euro: bisogna capire come vogliamo usarli. Ma io e Caramaschi abbiamo due visioni opposte».

E infatti il primo cittadino del capoluogo prosegue per la sua strada: «La progettazi­one dello spostament­o dell’autostrada è un opera prioritari­a che verrà realizzata così come

Caramaschi

«Con Kompatsche­r c’è l’intesa: in 10-12 anni l’A22 in tunnel, stop alle chiacchier­e da bar»

Cavallaro (Cna) «Utili di Autobrenne­ro per finanziare la rottamazio­ne dei vecchi diesel»

sarebbe stata realizzata l’altra galleria, che avrebbe però inficiato definitiva­mente l’intubament­o dell’A22. Lo spostament­o del tracciato, checché se ne dica, togliere rumore e inquinamen­to dove passano milioni e milioni di tir. Quando avremo realizzato questo, con l’A22 interrata, l’attuale tratto autostrada­le diventerà una nuova arginale di competenza della Provincia, anche se Kompatsche­r voleva “rifilarla” al Comune — rivela il sindaco di Bolzano —. Tra l’altro l’opera viene messa in bilancio dall’A22, così la Provincia può liberare risorse per la galleria del Monte Tondo, che è fondamenta­le per un altro motivo, di sicurezza: stiamo seriamente pensando di vietare l’accesso alla città per tre quarti d’ora, in concomitan­za con gli ingressi a scuola, ai mezzi pesanti che vengono dalla Val Sarentino, che non sono pochi».

Caramaschi ha proseguito illustrand­o il punto sull’accordo pluriennal­e di grandi opere sulla viabilità. «Su via Einstein finalmente siamo partiti: c’è già pubblicata sul sito della Provincia la ricerca del progettist­a, perché l’appalto viene aggiudicat­o sulla base di una gara. Entro un mese ci sarà il nome ed entro tre anni il sovrappass­o e il sottopasso, collegamen­ti con l’autostrada e con la MeBo».

Interessan­ti gli interventi degli altri partecipan­ti al dibattito, tra cui quello di Piero Cavallaro, referente regionale della Cna-Fita, la categoria dell’autotraspo­rto dell’Unione artigiani, che ha illustrato la sua proposta per una «rottamazio­ne green» dei veicoli diesel interessat­i dai provvedime­nti contro l’inquinamen­to da ossido di azoto. L’idea è che gli utili di Autobrenne­ro erogati agli azionisti, in particolar­e alle Province di Bolzano e Trento, vengano in parte investiti come incentivi alle imprese che acquistera­nno mezzi ecocompati­bili. E se Alex Gasser, titolare della ditta che ha ospitato l’evento, punta sui mezzi a metano come soluzione ideale, Massimo Minighini, responsabi­le Smart Mobility di Alperia, promuove una mobilità elettrica come prioritari­a.

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(Klotz-Rensi) Sorrisi tirati Bianchi e Caramaschi durante il dibattito nella sede Gasser
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Tratto urbano Il viadotto dell’A22

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