Carezza, il turismo del disastro Troppi curiosi: scattano le multe
Il sindaco Dejori: turismo del disastro in riva al lago, tolleranza zero
Negli ultimi giorni molte persone si recano sul lago di Carezza (nella foto di Walter Donegà) per vedere la devastazione del luogo, avventurandosi anche dove la strada è chiusa. Il sindaco di Nova Levante, Dejori: «Troppi curiosi, i vigili urbani sono pronti a dare le multe».
BOLZANO L’ondata di maltempo che ha raso al suolo una vasta area boschiva a Carezza ha modificato un paesaggio caro ai turisti ed a moltissimi altoatesini. Un paesaggio da cartolina che il forte vento ha reso irriconoscibile, rispetto a prima. Per constatare da vicino lo scempio causato dal forte vento, che ha abbattuto decine di ettari di boschi, da giorni molte persone si recano sul posto, avventurandosi anche dove non potrebbero. «È il caso della passeggiata del lago di Carezza, dove la gente continua a passare» commenta il sindaco di Nova Levante, Markus Dejori: «I nostri vigili urbani — avverte — sono pronti a dare le multe a coloro che saranno sorpresi lungo la passeggiata del lago. Quel sentiero è stato chiuso con un’ordinanza, e ci sono i lavori in corso da parte della forestale per lo sgombero e la rimozione degli alberi caduti. Quindi chi percorre il sentiero si mette in una situazione di pericolo, intralcia i lavori e non rispetta un divieto di transito. Saremo quindi intransigenti: i vigili urbani, che stanno effettuando dei servizi di pattugliamento anche nella zona del lago, daranno le multe. Anche le guardie forestali sono sul posto e possono fare sanzioni». Molte persone sono spinte dalla semplice curiosità, per vedere di persona come sia cambiata una zona a loro familiare, ma altri giungono probabilmente per quella inspiegabile attrazione che provoca il fenomeno del «turismo dei disastri». Il sindaco Dejori, oltre a sottolineare il divieto per la passeggiata attorno al lago, lancia anche un più generico appello alla prudenza: «Anche se non si possono emettere ordinanze di divieto per i boschi, voglio pubblicamente sconsigliare di avventurarsi in questo periodo nei boschi che sono stati danneggiati dall’ondata di maltempo. Ci sono pericoli nascosti e imprevedibili: molti alberi — spiega il sindaco — sono infatti ancora in tensione, in quanto sono stati sradicati dal vento e schiantati a terra in maniera confusa, quindi sono instabili e potrebbero muoversi in maniera brusca e quindi molto pericolosa alla minima sollecitazione. Si tratta di rischi da non sottovalutare. Invito tutti a non entrare nei boschi, nemmeno sui sentieri, visto che sono in molti casi interrotti».
Nel frattempo, lo stesso sindaco di Nova Levante — uno dei comuni altoatesini in assoluto più colpiti dal maltempo — spiega anche «che il peggio è passato e non ci sono più situazioni critiche: le strade sono tutte agibili ed è tornata da diversi giorni la corrente elettrica in tutte le case».
Per quanto riguarda la viabilità provinciale, resta chiuso il passo Lavazé, per danni causati dal maltempo, così come la ferrovia della Venosta è ancora interrotta tra Naturno e Laces.
Il primo cittadino «Pericolo anche nei boschi: i tronchi caduti sono instabili»