Anpi in lutto per il partigiano Odino Bisinella
L’Alto Adige piange il partigiano Odino Bisinella, spentosi ieri mattina all’età di 99 anni. Nato nel 1925 a Pralboino, in provincia di Brescia, si era distinto come membro attivo della Resistenza, operando come staffetta nella zona di Cittadella prima di trasferirsi a Bolzano. L’Anpi gli rende omaggio ricordando «la lunga vita operosa dedicata ad attuare i valori della Costituzione», la promozione della democrazia e del bene comune. «Uno stimatissimo protagonista della vita della comunità di Oltrisarco, sia nel consiglio di quartiere sia nei comitati spontanei per il miglioramento della vita dei cittadini e per la tutela di salute e ambiente». Il suo contributo nella lotta contro le derive autoritarie e antidemocratiche era riconosciuto, tanto che nel 2016 era stato insignito, assieme all’ex deputata Pci Lidia Menapace, della medaglia della Liberazione. Aveva poi tenuto dei diari dettagliati sulle emissioni nocive delle Acciaierie, contribuendo a sollecitare gli interventi necessari. Bisinella non aveva mai nascosto il suo orgoglio di aver seguito le orme di famiglia. «Mio padre non ha mai voluto prendere la tessera del fascio ed era andato a lavorare due anni in Somalia perché qui, senza tessera, non trovava lavoro — aveva raccontato —. Io ho aderito alla Resistenza come staffetta: chi aveva i contatti con quelli che stavano in montagna, a Bassano, mi affidava dei messaggi scritti che consegnavo in bicicletta. Ci sono stati momenti in cui ho avuto paura, però ero contento. Pensavo: siamo riusciti a fare qualcosa di buono per l’Italia».