Interrogazioni su Waltherpark e giunta regionale
La sessione del consiglio si è aperta con le opposizioni all’attacco. Attesa per le commissioni
Giornata interlocutoria
BOLZANO quella di ieri in consiglio provinciale. La prima seduta della sessione di marzo ha visto protagoniste le opposizioni, con le interrogazioni sui temi di attualità presentate dai partiti di minoranza. La capogruppo dei Verdi Brigitte Foppa ha chiesto chiarimenti sul megacantiere del Waltherpark, la cui consegna è prevista per la primavera del 2025, soprattutto alla luce dell’istanza di fallimento del gruppo Signa. Il presidente della Provincia Arno Kompatscher ha spiegato che il completamento del progetto è seguito da una commissione composta da 5 membri, tra cui il sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi e degli esperti. In quanto al fallimento, «è stato verificato che gli accordi giuridici vengono rispettati e sono state prese misure». Sull’eventuale proprietà del cantiere in caso di mancato rispetto degli accordi, è stato chiarito che le particelle rientrerebbero nella proprietà del Comune di Bolzano, il quale potrebbe comunque decidere di cambiare programmi per ottenere un valore maggiore. Le clausole di sicurezza riguardano anche il progetto di mobilità. Il consigliere del Pd Sandro Repetto ha puntato il dito contro l’ipotesi di una giunta regionale composta da soli uomini, invitando la maggioranza a non votare una squadra così composta. «Sulla base dei colloqui effettuati, ci sarà una proposta con rappresentanza di entrambi i generi, e la giunta sarà di 6 componenti. Inoltre, sono d’accordo su un disegno di legge che disciplini la questione» la replica di Kompatscher. Il 13 marzo, giorno del prossimo consiglio regionale, se ne saprà di più: la formazione della giunta è all’ordine del giorno, ma serve un nome femminile da Trento (i bolzanini già designati sono Kompatscher, Franz Locher e Angelo Gennaccaro) per far quadrare i conti. Dall’altra parte, insieme al governatore trentino Maurizio Fugatti, ci sono il ladino Luca Guglielmi e il meloniano Carlo Daldoss. Per quanto ri
La mozione
Anderlan contro il linguaggio di genere: «Basta comunicare con schwa e asterischi»
guarda le mozioni, è iniziato il dibattito sull’utilizzo del linguaggio di genere: la proposta di Jürger Wirth Anderlan è che «l’amministrazione e le autorità si astengano, nella comunicazione esterna, dall’uso dei caratteri speciali all’interno delle parole richiesti dal linguaggio di genere (cioè niente schwa o asterischi), e che si orientino invece sul regolamento ufficiale del Consiglio per l’ortografia tedesca». Domattina si ripartirà dalla modifica del regolamento interno necessaria al funzionamento delle commissioni legislative, la cui nomina avverrà successivamente, e che saranno paritetiche, cioè con lo stesso numero di componenti per maggioranza e opposizione. Al momento l’unica operativa è la terza (finanze e patrimonio).