«Solidarietà ad Oberalp»
Caso mascherine, il Wirtschaftsring prende posizione
«Il Südtiroler Wirtschaftsring si rammarica che, in quattro anni, non sia stato possibile trovare una soluzione. Abbandonare un’azienda altoatesina che voleva aiutare in una situazione d’emergenza non è rispettosa del principio di affidabilità e fiducia reciproca che dovrebbe esserci tra amministrazione pubblica e imprese». Porta la firma del direttore di Swr-Ea, Roman Fuchs, la «dichiarazione di solidarietà» dell’associazione di categoria nei confronti del gruppo Oberalp, all’indomani dell’annuncio di aver intentato una causa civile nei confronti dell’Azienda sanitaria (Asl). Il «casus belli» è il mancato pagamento dei 30 milioni di euro che, nel marzo 2020, Oberalp anticipò all’Asl, facendo da tramite per l’acquisto di due forniture di mascherine e dispositivi di protezione individuale per fronteggiare la pandemia. Materiale che poi l’Inail definì inutilizzabile e che venne sequestrato nell’ambito di una maxi inchiesta che ha coinvolto i vertici Asl e Oberalp.
Il Südtiroler Wirtschaftsring difende l’operato di Oberalp, ricordando come l’azienda, oltre ad aver stabilito i contatti tra i propri partner licenziatari cinesi e la Sanità altoatesina, abbia addirittura «convertito la propria attività di cucitura per produrre mascherine e tute in Goretex per i medici di sala operatoria, mettendole gratuitamente a disposizione della Protezione civile altoatesina». Un impegno con l’obiettivo di «garantire l’acquisto di materiali protettivi urgentemente necessari per l’Alto Adige, anche in considerazione della corsa globale al loro approvvigionamento».