Gazzini: «Io filo-russo? No, sono un pacifista»
L’eurodeputato si difende dalle accuse dopo le interviste a Voice of Europe. Chiuso il portale
BOLZANO La notizia è stata lanciata con un post su X dal giornalista David Carretta: «La Repubblica ceca ha scoperto una rete di influenza russa attraverso il sito (di amici di Putin) Voice of Europe. Belgio e Polonia indagano. Voice of Europe ha avuto due europarlamentari italiani come ospiti: Francesca Donato (Nuova DC) e Matteo Gazzini (Forza Italia)». La tesi è che l’europarlamentare altoatesino sarebbe tra i politici pagati dal portale Voice of Europe per divulgare contenuti filorussi. Vediamo il quadro generale: secondo il Servizio di informazione per la sicurezza della Repubblica ceca, esisterebbe una rete russa per influenzare il voto delle europee. Tra le azioni promosse da Mosca sarebbe stato finanziato il sito web filo-russo Voice of Europe, che nel frattempo è diventato irraggiungibile. Online però sono ancora reperibili due interviste realizzate dallo stesso Gazzini: una del 9 febbraio in cui si parla del suo passaggio dalla Lega a Forza Italia e di immigrazione; un’altra di pochi giorni dopo nella quale, in compagnia di altri due eurodeputati si discute di come non sia la Russia la minaccia all’occidente, ma la Cina. Gazzini, che querelerà il giornalista, si difende così: «Sono semplicemente stato intervistato, così come decine di altri eurodeputati. Non si è trattato di ospitate per chissà quali affari opachi. Tra l’altro, quei giornalisti hanno libero accesso al parlamento europeo, quindi il problema sarebbe alla radice» spiega Gazzini, che fa sapere di aver ricevuto il supporto del partito. E sulle posizioni di merito è netto: «Ho la coscienza pulita. Tutti sanno che sono stato sempre molto scettico sulla gestione della guerra in Ucraina, ma per paura. Sono un pacifista, e censuro nel modo più fermo l’invasione della Russia».