L’Agcom stanga l’Azienda di cura
Sanzione per le regole sulla pubblicità. Zadra: non abbiamo visto l’avviso
L’Agcom, Autorità garante per le comunicazioni ha multato in questi giorni l’Azienda di Soggiorno e cura di Merano per aver contravvenuto alle norme che disciplinano le quote percentuali di pubblicità da garantire all’emittenza privata televisiva e radiofonica locale e ai quotidiani e periodici. Almeno il 15% del suo bilancio di esercizio nel primo caso e il 50% nel secondo. É previsto dall’articolo 49 del Decreto 208/21 che impone queste percentuali alle amministrazioni pubbliche e agli enti pubblici.
L’Azienda di cura, soggiorno e turismo di Merano, è dotata di autonomia amministrativa e ha personalità giuridica di diritto pubblico con potestà statutaria e regolamentare e in quanto tale deve sottostare a queste regole come del resto anche quella di Bolzano.
Secondo i dati di bilancio nel 2022 la voce pubblicità supera i 400.000 euro, l’azienda meranese avrebbe destinato solo il 3% all’emittenza locale. Da qui una sanzione pecuniaria di oltre 5mila euro che Merano dovrà pagare entro 60 giorni salvo presentare ricorso al Tar del Lazio.
«Stiamo gestendo attraverso un sistema automatico di selezione, tutta la posta elettronica in arrivo — spiega la direttrice dell’Azienda Daniela Zadra — e non riusciamo a comprendere come mai sia la prima che la seconda mail dell’Agcom sono finite nello spam. Solo una ricerca manuale fatta ieri ci ha consentito di scoprire questo “buco” nel sistema che purtroppo ha riguardato proprio la pec».
Nel merito tuttavia Zadra fa sapere che l’azienda da lei diretta ha sempre rispettato le disposizioni di legge relative alle aliquote da riservare all’emittenza e alla stampa locale: «Ciò che può trarre in inganno — spiega Zadra — e che può aver tratto in inganno anche la stessa Agcom, è il fatto che a bilancio una quota di questi fondi viene girata alla società provinciale Idm e quindi non figura alla voce di bilancio della pubblicità, ma in realtà il 15% è rispettato nella somma tra quanto noi destiniamo direttamente e quello che giriamo a Idm per lo stesso scopo».