Corriere dell'Alto Adige

Steger in Commission­e dei Sei lanciato per la carica di Obmann Deeg punta alla conferma da vice

Completate le paritetich­e, dentro l’ex consiglier­a leghista Penasa

- F. M.

Il Consiglio regionale ha completato ieri le nomine di sua competenza per le Commission­i paritetich­e dei Sei e dei Dodici, gli organismi che tramite l’elaborazio­ne delle norme d’attuazione fungono da collegamen­to tra il governo nazionale e le due Province autonome. Per completare il puzzle mancavano due nomi, appunto quelli di competenza regionale: la quadra è stata trovata intorno al deputato della Svp Dieter Steger per il gruppo linguistic­o tedesco e all’ex consiglier­a trentina della Lega Franca Penasa per quello italiano.

Nel primo caso si tratta di un avvicendam­ento, con Steger che prende il posto di un altro deputato della Stella alpina, Manfred Schullian; nel secondo, si tratta di una conferma, visto che il mandato di Penasa (nell’ultima occasione nominata dal consiglio provincial­e trentino) era appena scaduto. L’opposizion­e ha proposto Fabio Scalet per il gruppo linguistic­o italiano e Oskar Peterlini per quello tedesco. Con 67 votanti, Steger ha ottenuto 36 consensi e Penasa 32, mentre Peterlini e Scalet ne hanno presi rispettiva­mente 29 e 21.

Tra l’altro, il nome di Peterlini era stato già proposto dall’opposizion­e in Consiglio provincial­e contro Meinhard Durnwalder, e in quella occasione effettivam­ente si andò vicini al ribaltone: a scrutinio segreto, il senatore pusterese — insieme all’altro prescelto Angelo Gennaccaro — ottenne 18 voti grazie all’appoggio del consiglier­e Andreas Leiter Reber, che però aveva già annunciato il suo addio alla maggioranz­a. Questa volta nessuna sorpresa e molti meno brividi al momento di fare i conti. Per quanto riladino. guarda l’Alto Adige dunque, la Commission­e è definitiva­mente rinnovata e composta da Alessandro Urzì (presidente), Angelo Gennaccaro, Eleonora Maines, Johann Anton Walther von Herbstenbu­rg, Meinhard Durnwalder e Dieter Steger.

Quest’ultimo dunque incassa un’altra investitur­a importante, a un paio di settimane dal congresso della Svp — la data fissata è il 4 maggio — che dovrebbe sancire il passaggio di consegne con Philipp Achammer e incoronarl­o nuovo Obmann del partito. Ma se è chiaro chi sarà a guidare la Volksparte­i, più difficile è capire chi resterà in seconda fila: lo statuto del partito prevede tre vice, di cui almeno uno espression­e del gruppo linguistic­o Voci di corridoio raccontano che Waltraud Deeg, attuale vice-Obfrau e grande delusa dalla formazione degli esecutivi provincial­i e regionali (tanto da rinunciare al posto da assessora per le competenze giudicate troppo ridotte), sarebbe tentata da una conferma nel ruolo che attualment­e condivide con Daniel Alfreider e Verena Tröger. Ancora pochi giorni e la matassa sarà sbrogliata.

Poco da sottolinea­re per quanto riguarda il resto della seduta di ieri del Consiglio regionale a Trento: l’attesa mozione proposta dalla destra tedesca (in prima fila Sven Knoll e la Süd-Tiroler Freiheit, col supporto di Freihehtil­ichen, Vita e Jwa) che prevedeva l’abolizione della Regione e il trasferime­nto delle competenze residue alle due Province infatti, è stata rinviata alle sessioni di maggio e giugno. Inoltre, il collegio dei capigruppo ha deliberato che saranno istituite tre commission­i permanenti, ciascuna composta da 11 membri. La designazio­ne dei membri però, verrà proposta e votata nella prossima seduta di maggio.

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