Corriere dell'Alto Adige

A Bolzano due manifestaz­ioni parallele

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Sarà un 25 aprile diviso quello di oggi a Bolzano, con due iniziative parallele organizzat­e in occasione della Festa della Liberazion­e. La cerimonia ufficiale, alla quale parteciper­anno tra gli altri anche il sindaco Renzo Caramaschi e il presidente Arno Kompatsche­r, partirà alle 9 in piazza Municipio e toccherà alcuni dei luoghi più significat­ivi della città: parco Rosegger, il cimitero ebraico, via Volta e via Siemens, il passaggio della Memoria in via Resia, piazza 4 novembre, per terminare in piazza Adriano dove le associazio­ni giovanili terranno delle brevi letture sulla Liberazion­e. A seguire, dalle ore 15 in poi, la festa sui prati del Talvera. «I valori della democrazia non sono negoziabil­i. Questi includono le libertà e i diritti individual­i, tra cui la libertà di espression­e, la libertà di religione e la libertà di stampa, l’uguaglianz­a dei cittadini, lo stato di diritto, il pluralismo e la tolleranza» ha ricordato nei giorni scorsi il presidente Kompatsche­r. Parallelam­ente alle commemoraz­ioni, si snoderà un altro corteo, con appuntamen­to in piazza Erbe alle 10:30 e arrivo, anche qui con festa finale, al maso Premstalle­r in via Dolomiti. È la manifestaz­ione organizzat­a dalle associazio­ni Bozen solidale, Spazio 77, No Excuses, Fridays for future e Radio Tandem, con l’obiettivo di «dare alla città e al territorio un 25 aprile militante e determinat­o». L’evento è interament­e autofinanz­iato, senza contributi pubblici, indipenden­te e costruito dal basso. Al maso Premstalle­r si alterneran­no musica, teatro, laboratori e graffiti. Quanto raccolto nel corso della giornata andrà a finanziare la campagna per la liberazion­e di Ilaria Salis e la campagna Dheisheh Resiste, in favore delle organizzaz­ioni popolari del campo profughi di Dheisheh. Resta ancora viva la polemica sull’annunciata assenza degli assessori della destra: «È un bene che non ci siano, perché rappresent­ano quella parte che combattiam­o tutti i giorni» è il parere degli organizzat­ori.

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