Per la Provincia 11mila metri quadrati Ospiteranno i nuovi nd uffici dell’economia
Bianchi soddisfatto. Fattor: con Signa tutto saldato
Un doppio sospiro di sollievo per la Provincia e il Comune di Bolzano. Le amministrazioni salutano con favore il passaggio dal gruppo Signa alla famiglia Schoeller, e con questo la rinnovata certezza di poter vedere finiti per tempo i lavori del Waltherpark. Dunque, sia dalle parti di Palazzo Widmann che da quelle del Municipio, la notizia dell’ingresso del gruppo Schoeller a Signa viene accolta con favore: «Avevamo saputo direttamente da Hager di questa possibilità, ben vengano tutte le operazioni che rafforzano il WaltherPark e danno la sicurezza di mandare in porto l’opera. È una notizia positiva per tutti, in primis per i bolzanini: nessuno vorrebbe uno scheletro non completato» spiega l’assessore provinciale alle opere pubbliche e al patrimonio Christian Bianchi.
Oltre alla rinnovata consistenza finanziaria del progetto, per la Provincia c’è anche un secondo fine: entrare in possesso di alcuni locali che saranno destinati agli uffici dell’amministrazione pubblica, nello specifico il dipartimento per l’economia. Al tempo, la Provincia cedette i suoi spazi a Benko e quando fu abbattuta la vecchia sede della Camera di commercio per far spazio al WaltherPark infatti, fu necessario trasferire circa 200 dipendenti provinciali che oggi potranno essere ricollocati: «Nell’operazione c’è l’impegno di restituire 11mila metri quadrati di uffici completati, con un contro valore per la Provincia di 35 milioni di euro che entreranno nel nostro patrimonio» aggiunge Bianchi. Per dare l’idea, stiamo parlando del lato di via Garibaldi: «Ci andranno vari settori, tra cui l’assessorato all’economia» sottolinea ancora l’assessore.
In più, non è un mistero che dalle parti della giunta provinciale si guardi con un occhio di riguardo ad una più ampia idea di riqualificazione del parco antistante la stazione ferroviaria: «Una volta completata l’opera sarà sicuramente una sistemazione importante per Bolzano. Dal punto di vista viario, visto che consentirà al traffico in zona stazione di disingolfarsi, ma anche di immagine: finalmente si interviene su un quartiere che negli anni scorsi è stato spesso trascurato e degradato. Per il centro storico sarà sicuramente un effetto positivo». Secondo Bianchi, il rischio peggiore, cioè quello di un abbandono, è stato dunque evitato.
Passando al Comune, l’assessore alla mobilità e al patrimonio Stefano Fattor ci tiene a sottolineare che in Municipio non ci sono conti in sospeso con Signa: «Quello che ci dovevano, circa 110 milioni di euro, era già stato corrisposto. Non ci sono più pendenze. Questa acquisizione, per quanto ci riguarda, ci cambia poco: è un subentro a un contratto con tutti gli obblighi che il contratto si porta dietro. Non abbiamo mai avuto grandi dubbi sulla realizzazione del progetto». Tradotto: bene il completamento del WaltherPark, ma ora Schoeller dovrà sobbarcarsi pure tutte le opere di viabilità e infrastrutturali annesse: «I lavori hanno un interesse pubblico: pensiamo al sottopassaggio di via Alto Adige, che è un’opera fondamentale perché rivoluzionerà la viabilità di tutto il centro cittadino, compreso l’accesso a piazza Walther e ai parcheggi limitrofi. Chiaramente, chi subentra deve garantire tutti gli obblighi che erano in ballo nel contratto in vigore». Se sarà davvero la volta buona per dare una svolta alla città, si scoprirà (forse) nella prossima primavera.
L’assessore provinciale Con questa operazione si evita l’abbandono di un quartiere che va riqualificato dal degrado
L’assessore comunale È importante che oltre al centro commerciale siano completate le opere di viabilità nella zona