Alto Adige, i giorni del gusto con gli asparagi di Terlano A Castelbello visite e menù
In tutto l’Alto Adige è tempo di asparagi. I più conosciuti sono i Margarete, gli asparagi di Terlano, che fino al 26 maggio saranno protagonisti di menu ad hoc realizzati dai sei «ristoasparagi», utilizzando i pregiati turioni raccolti ogni mattina freschissimi: Locanda Zum Hirschen, Sparerhof, Pizzeria Egger, Pizzeria Oberhauser, Oberspeiser e Patauner. Il lungo, bianco e gustoso asparago è coltivato a Terlano dalla fine del 1800 dai contadini locali, una tradizione che culmina ogni anno nella stagione degli asparagi di Terlano e offre proposte culinarie ad hoc. Nel calendario di eventi in programma, il 30 aprile il tour guidato in bicicletta che, a partire dalle 9.30, condurrà tra i campi di asparagi, seguirà una degustazione di vini della cantina di Terlano e un pranzo a tema (30 euro a persona, in replica il 7 e il 21 maggio). Il primo maggio, invece, escursione naturalistica alla scoperta dell’asparago di Terlano che si concluderà con un’esperienza culinaria di alto livello (85 euro a persona), mentre il 4 maggio alle 9.30 la lezione di yoga di Arianna Piazzi in un campo di asparagi, che si concluderà con un goloso brunch (39 euro a persona). Tutti gli appuntamenti devono essere prenotati allo 0471/317840.
Dalla Bassa Tesina in Val Venosta, a Castelbello, ai piedi dell’omonimo castello. Qui c’è una piccolissima e rinomata produzione di asparagi, avviata oltre trent’anni fa da Hubert e Martin Pohl del Köfelgut. Oggi sono appena 3 ettari quelli dedicati alla coltivazione degli asparagi di Castelbello, vera e propria golosità protagonista delle «Settimane degli asparagi», occasione per scoprire tutti i «giacimenti» enogastronomici del territorio, a partire dal vino: con 25 ettari e mezzo di estensione, Castelbello è il Comune vitivinicolo più grande della Val Venosta e il vino principe, da gustare anche con gli asparagi, è il Pinot Bianco. Non è da meno la coltivazione di mele, particolarmente rinomata. Così, fino a fine maggio, un calendario di appuntamenti farà conoscere meglio queste produzioni con appuntamenti settimanali in cantina, tra i meleti, nei campi di asparagi e, naturalmente, a tavola (tutto il programma su www.valvenosta.net).
E come sempre, vino e cibo sono anche occasione per scoprire il territorio: nel centro di Castelbello, ad accogliere food e wine lover, escursionisti e ciclisti, c’è la fontana con il principe ranocchio. Si narra che questa fiaba abbia avuto origine proprio qui, alla corte dell’antica famiglia nobiliare Montalban. Qui sorgono anche quattro castelli: Castel Juval, Castel Castelbello, Castel Kasten e il forte di Colsano sopra Castel Hochgalsaun, da visitare prima dedicarsi a prodotti e sapori del territorio.