Corriere dello Sport (Campania)
Il super Pipita e il Magnifico gemelli del gol
Mica potevano annunciarsi: certe cose non si dicono, si fanno. Però dentro avvertivano il sacro fuoco, chi per un verso e chi per un altro. Poi è successo che l’unione ha finito per determinare la forza ed eccolo qua il duopolio del sabato sera: Higuain e Insigne, o se vi piace Higuainsigne, o se volete i gemelli del gol alla Juventus, o se volete quelli della prima volta.
QUI FRATTAMAGGIORE. Lo scugnizzo c’era rimasto male a maggio, quando allo Juventus Stadium venne beffato da Buffon, che in materia ne sa, eccome: calcio di rigore, possibilità di avvicinare la qualificazione in Champions e parata del fuoriclasse bianconero. Poi ci pensò David Lopez, sulla ribattuta; il resto lo fece il Napoli, prendendosi una solenne sculacciata. Ma comunque Insigne con la Juventus aveva lasciato un conto aperto; o meglio: lo aveva lasciato con se stesso, che in gioventù ha amato Del Piero, che sa quanto Napoli tenga a questa partita, che avverte l’effetto della cassa di risonanza affettiva, dopo un gol in una gara del genere. Fatto.
QUI BUENOS AIRES. Ma el Pipita il dentino avvelenato ce lo ha lo stesso e non c’entra la Vecchia Signora, alla quale aveva segnato sinora soltanto nella finale della Supercoppa, a Doha: prima la doppietta in partita, poi il proprio rigore nella lotteria che valse il trofeo. Ma in campionato gli era andata maluccio ed a Torino era stato addirittura sostituito al termine del primo tempo. Intanto, era accaduto altro: per esempio, ritrovarsi fuori dalle convocazioni per la Nazionale, non dev’essere stato tanto bello. Senza un perché. O forse sì: l’ultima volta, fine agosto e inizio settembre, el Pipita s’era ammalato. Magari non gli hanno creduto, né il Tata e né la Federazione. Sta di fatto che nell’elenco lui non c’è, per le prossime due gare. Dunque, qualcosa andava fatto, anche per provare a regalare un sorrisino ad i suoi tifosi; ma probabilmente pure per lanciare un messaggio in mondo visione al Ct: eccomi. Eccolo: assist per Insigne, nell’uno-due che ha spalancato la porta alla battuta di Lorenzino, poi la progressione che ha sconquassato la Juventus ed è servita a mettere al sicuro il risultato dalla rimonta. Intanto, siamo a cinque reti, dunque a cinquantanove gol con la maglia del Napoli. E la prossima settimana, non ci sarà il tour de force degli aerei, per indossare la maglietta dell’Argentina: piacere non gli farà, ma almeno avrà da ripensare che in Italia sta vivendo un momento magico e ci ha messo anche il primo gol (in campionato) alla Juventus.
Per l’argentino prima rete alla Juve in campionato Lorenzinho aveva un conto aperto