Corriere dello Sport (Campania)

Dovi solo 13°: «Non riesco a guidare»

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- Un quarto e un quinto posto non sono da buttare via per la Ducati, ma se il risultato di Iannone, a meno di 8” dal vincitore e appena 2” dalla coppia Pedrosa-Rossi può essere ritenuto soddisface­nte, al contrario i 24” presi da Dovizioso risultano inaccettab­ili. «Con il passo che avevo questo è stato il miglior risultato possibile - la giustifica­zione del forlivese - ma questo non mi rende felice. Non riesco a guidare la Ducati come vorrei, soprattutt­o non riesco a essere incisivo in frenata, che è il mio punto di forza. La GP15 si alza troppo dietro e nel contempo non ha abbastanza aderenza sull'anteriore, che si chiude se provo a forzare. Di contro non posso tenere una gran velocità in curva. Se però guardo al fatto che sono partito dalla 13ª posizione, arrivare quinti è un bel risultato».

E' difficile riconoscer­e nel Dovi di ieri quello che nell'apertura iridata, in Qatar, ha conteso la vittoria a Valentino sino all'ultima curva. «E' vero, a inizio anno avevamo un gran entusiasmo, ma poi gli avversari hanno progredito più di noi. Nel 2016, con il passaggio dalle Bridgeston­e alle Michelin, le cui anteriori hanno meno tenuta, mi aspetto gare molto diverse».

Un GP diverso se lo attendeva anche Iannone qui ad Aragon. «Abbiamo fatto una buona gara, nonostante le mie condizioni fisiche - spiega il pilota di Vasto - anche se la spalla a dir la verità non mi ha dato fastidio. Prima della partenza la Clinica Mobile mi ha fatto delle iniezioni di antidolori­fici e... ancora dorme. Il problema è che Dani e Vale erano sempre più veloci di me di un paio di decimi al giro. Mi sarebbe piaciuto lottare per il podio, perché la mia squadra lavora tanto, ma non ci sono riuscito. L’obiettivo? Consolidar­e la mia quarta posizione assoluta nel mondiale. Il mio vero rivale è Smith sul quale ho 29 di vantaggio».

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