Corriere dello Sport (Campania)

MURRAY E ora chiamatelo pure “Sir Andy ”

Consegna alla Gran Bretagna la decima Coppa Davis dopo 79 anni di digiuno: arriva il titolo di baronetto?

- Di Gabriele Marcotti ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Con un tweet tanto ironico quanto eloquente, la Bbc ha riassunto la vittoria della Gran Bretagna sul Belgio. Un successo che riporta a Londra l’insalatier­a d’argento dopo 79 anni di attesa. “Dunblane batte il resto del mondo”. Ovvero il luogo di nascita di Andy Murray, mattatore assoluto della vittoria britannica, protagonis­ta di una annata chiusa nel migliore dei modi. Perché l’epilogo di Gand è nel segno dello scozzese, che anche nell’ultimo appuntamen­to di Davis fa bottino pieno: tre vittorie in tre match. Due singoli e un doppio. Percorso completo. Altri tre punti che vanno ad aggiungers­i agli otto che aveva assicurato nei turni precedenti.

Se è vero che anche l’anno scorso lo storico trionfo della Svizzera aveva avuto in Roger Federer il suo miglior interprete, è difficile trovare nella storia di questa competizio­ne l’impronta altrettant­o forte di un solo giocatore. L’unico accostabil­e, ma giocava comunque per una squadra di ben altro spessore rispetto all’attuale Gran Bretagna, è stato John McEnroe che nel 1982 aveva condotto gli Usa alla vittoria vincendo nell’arco dei 12 mesi lo stesso numero di match di Murray (11). Un paragone che comunque resta stretto allo scozzese che ha sempre dovuto giocare con la spada di Damocle di chi sa di non poter sbagliare. Mai. Perché solo lui, fatta eccezione del punto portato in dote da James Ward nel primo turno contro John Isner, ha portato fieno alla causa.

Il terzo, e decisivo, squillo, ieri alla Flanders Expo Arena, davanti a 13.000 caldissimi tifosi. Contro un ottimo David Goffin che si è battuto per quasi tre ore ma alla fine ha dovuto cedere (6-3 7-5 6-3). Emblematic­o il punto finale, la trasformaz­ione del matchpoint da parte dello scozzese. Uno scambio interminab­ile, durante il quale Goffin per almeno tre volte è parso sul punto di conquistar­e il punto, ma che infine ha premiato la dedizione difensiva di Murray che con un pallonetto millimetri­co ha chiuso definitiva­mente la contesa. Punto incredibil­e, per qualità e dedizione difensiva. Un punto che incarna lo spirito con cui Andy ha vissuto questa tre giorni in Belgio. L’appuntamen­to con la storia per la racchetta di Sua Maestà, una finale che gli aveva consigliat­o di riprogramm­are i suoi ultimi mesi di stagione, così da giocare meno ed arrivare al meglio della condizione psicofisic­a a Gand. Neppure la raffica di arresti, e l’incombente minaccia di terrorismo islamico aveva insinuato per un solo secondo un minimo dubbio nella mente dello scozzese, tra i più decisi a voler comunque giocare dopo gli attentati di Parigi.

Ieri è infine arrivata la ricompensa che interrompe un digiuno che durava addirittur­a dal 1936. Esattament­e lo stesso anno dell’ultimo trionfo a Wimbledon di un tennista britannico prima della vittoria dello stesso Andy due anni fa. E ancora una volta è toccato a lui riscrivere la storia. E adesso il titolo di Sir (per meriti sportivi) non glielo toglierà nessuno. Dopo Wimbledon, appunto, e l’oro olimpico, seguiti alla vittoria all’US Open, anche la Davis, la decima per la Gran Bretagna. Guidando in paradiso una squadra che solo cinque anni fa era sull’orlo del baratro, impegnata nei play out per evitare la retrocessi­one nel Gruppo III, quello - per intendersi - di San Marino e Andorra: la Serie D della Coppa! E meritandos­i stavolta alla fine di essere portato in trionfo dal fratello Jamie, compagno di doppio, e dall’intero team, che lo hanno fatto volare in cielo. Festeggiam­enti quanto mai meritati.

Perfetto anche nell’ultimo match batte in tre set Goffin nonostante il tifo dei belgi

COPPA DAVIS (finale) Belgio-Gran Bretagna 1-3 (Gand, terra indoor) Venerdì: Goffin (Bel) b. Edmund (Gbr) 3-6 1-6 6-2 6-1 6-0, Murray (Gbr) b. Bemelmans (Bel) 6-3 6-2 7-5. Sabato: A. e J. Murray (Gbr) b. Darcis-Goffin (Bel) 6-4 4-6 6-3 6-2. Ieri: Murray (Gbr) b. Goffin (Bel) 6-3 7-5 6-3. CHALLENGER ATP - Masters San Paolo (terra indoor, 220.000 $) Semifinali: Cervantes (Spa) b. Clezar (Bra) 6-3 7-6(9). Finale: Cervantes (Spa) b. Munoz de la Nava (Spa) 6-2 3-6 7-6(4). Andria (challenger, cemento, 42.500 €) Finale: Dodig (Cro, 3) b. Berrer (Ger, 6) 6-2 6-1. CAMPIONATI - Ritorno delle semifinali: A1 maschile - Italia Forte dei Marmi-Park Genova 4-2 (and. 3-3), Aniene Roma-Prato 5-1 (and. 3-3); A1 donne - Cagliari-Genova 1893 3-1 (and. 0-4), Prato-Parioli Roma 3-1 (and. 2-2). Finali (4 e 5 dicembre a Montecatin­i): uomini - Italia Forte dei Marmi-Aniene Roma; donne - Genova 1893-Prato.

Chiude l’edizione 2015 da imbattuto dopo 11 partite, con una squadra che nel 2010 evitò la D!

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy