Corriere dello Sport (Campania)
Garcia ordina: «Tutti in ritiro»
Non è solo il tempo dei problemi. E’ soprattutto il momento di trovare soluzioni che non siano traumatiche. La prima è stata decisa dopo una riunione tra dirigenti e allenatore: la Roma andrà in ritiro due giorni prima della partita contro il Torino. Appuntamento a Trigoria dopo pranzo, a seguire allenamento e serata in condivisione nel centro sportivo. Venerdì è prevista la rifinitura mattutina, la conferenza stampa di Rudi Garcia e infine la partenza per Caselle. A seconda di come andrà la partita, la società deciderà come regolarsi. Ma ieri nessuno voleva pensare al peggio. Il provvedimento nella scorsa primavera aveva fruttato, nell’avvicinamento al derby di Champions. Si spera in un bis, chiaramente.
SPRONE. Garcia è arrivato a Trigoria di buon mattino e prima della ripresa del lavoro ha fatto un breve discorso ai giocatori. Toni decisi, più del solito, ma anche ottimistici: «Adesso mi aspetto una reazione da uomini veri. Ho fiducia in voi ma bisogna ripartire subito». Inoltre si è assunto le responsabilità di questi giorni tristi assicurando di essere pronto a lavorare ancora di più per agevolare il lavoro dei giocatori. La squadra ha gradito, dimostrando di non avere alcuna ostilità nei confronti dell’allenatore. Tutti sanno, a Trigoria, che non c’è interesse a scaricarlo. Intanto perché un eventuale esonero sarebbe determinato da un peggioramento del quadro clinico della Roma. Ma poi perché, con un cambio di guida tecnica, non esisterebbe più il parafulmine su cui scaricare le saette dell’insoddisfazione.
PUNIZIONE. L’altra mossa è stata la cancellazione del martedì di riposo. Oggi la squadra torna ad allenarsi per non perdere di vista l’obiettivo primario della settimana: concentrazione massimale, attenzione anche ai dettagli, per non sbagliare la partita che lo stesso De Rossi ha definito «decisiva».
UMORI. Non c’è grande entusiasmo, naturalmente, ed esiste la preoccupazione generalizzata di compromettere la corsa in campionato e in ChampionsLeague.Maresisteanchela consapevolezza di un livello di qualità alto, che dovrà per forza incidere sui risultati. A maggior ragione con i rientri di Gervinho (già a Torino) e Salah, le vere armi letali della Roma di questo inizio di stagione. E Garcia come sta? Ha capito l’andazzo, che considera parte del ruolo. Ma non si aspetta una rottura con i dirigenti, dai quali ha avuto ampie garanzie. Non ha intenzione di mollare la panchina di sua spontanea volontà perché, oltre ad aver firmato un ricco contratto che suggerirebbe a chiunque cautela nelle dimissioni, ritiene di poter gestire la situazione e di risollevare la Roma. Non la vede così nera, insomma. E anche ai collaboratori ha assicurato di conoscere la medicina per «vedere il sole al di là delle nuvole»: vincere le partite. Non può essere tutto finito.
La Roma dormirà a Trigoria due giorni prima della partita di Torino Torna Gervinho