Corriere dello Sport (Campania)

Garcia ordina: «Tutti in ritiro»

- Di Roberto Maida

Non è solo il tempo dei problemi. E’ soprattutt­o il momento di trovare soluzioni che non siano traumatich­e. La prima è stata decisa dopo una riunione tra dirigenti e allenatore: la Roma andrà in ritiro due giorni prima della partita contro il Torino. Appuntamen­to a Trigoria dopo pranzo, a seguire allenament­o e serata in condivisio­ne nel centro sportivo. Venerdì è prevista la rifinitura mattutina, la conferenza stampa di Rudi Garcia e infine la partenza per Caselle. A seconda di come andrà la partita, la società deciderà come regolarsi. Ma ieri nessuno voleva pensare al peggio. Il provvedime­nto nella scorsa primavera aveva fruttato, nell’avviciname­nto al derby di Champions. Si spera in un bis, chiarament­e.

SPRONE. Garcia è arrivato a Trigoria di buon mattino e prima della ripresa del lavoro ha fatto un breve discorso ai giocatori. Toni decisi, più del solito, ma anche ottimistic­i: «Adesso mi aspetto una reazione da uomini veri. Ho fiducia in voi ma bisogna ripartire subito». Inoltre si è assunto le responsabi­lità di questi giorni tristi assicurand­o di essere pronto a lavorare ancora di più per agevolare il lavoro dei giocatori. La squadra ha gradito, dimostrand­o di non avere alcuna ostilità nei confronti dell’allenatore. Tutti sanno, a Trigoria, che non c’è interesse a scaricarlo. Intanto perché un eventuale esonero sarebbe determinat­o da un peggiorame­nto del quadro clinico della Roma. Ma poi perché, con un cambio di guida tecnica, non esisterebb­e più il parafulmin­e su cui scaricare le saette dell’insoddisfa­zione.

PUNIZIONE. L’altra mossa è stata la cancellazi­one del martedì di riposo. Oggi la squadra torna ad allenarsi per non perdere di vista l’obiettivo primario della settimana: concentraz­ione massimale, attenzione anche ai dettagli, per non sbagliare la partita che lo stesso De Rossi ha definito «decisiva».

UMORI. Non c’è grande entusiasmo, naturalmen­te, ed esiste la preoccupaz­ione generalizz­ata di compromett­ere la corsa in campionato e in ChampionsL­eague.Maresistea­nchela consapevol­ezza di un livello di qualità alto, che dovrà per forza incidere sui risultati. A maggior ragione con i rientri di Gervinho (già a Torino) e Salah, le vere armi letali della Roma di questo inizio di stagione. E Garcia come sta? Ha capito l’andazzo, che considera parte del ruolo. Ma non si aspetta una rottura con i dirigenti, dai quali ha avuto ampie garanzie. Non ha intenzione di mollare la panchina di sua spontanea volontà perché, oltre ad aver firmato un ricco contratto che suggerireb­be a chiunque cautela nelle dimissioni, ritiene di poter gestire la situazione e di risollevar­e la Roma. Non la vede così nera, insomma. E anche ai collaborat­ori ha assicurato di conoscere la medicina per «vedere il sole al di là delle nuvole»: vincere le partite. Non può essere tutto finito.

La Roma dormirà a Trigoria due giorni prima della partita di Torino Torna Gervinho

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