Corriere dello Sport (Campania)

La Roma su Ancelotti c’è già stato il contatto

- Di Guido D’Ubaldo

I dirigenti della Roma si interrogan­o, sono preoccupat­i, sanno che non possono sbagliare. Sperano di poter andare avanti con Garcia fino alla fine della stagione. Cambiare in corsa sarebbe traumatico e sarebbe un fallimento anche per loro, che hanno favorito e sostenuto questo progetto. Pallotta, Baldissoni e Sabatini, in rigoroso ordine gerarchico, sono ancora convinti di aver costruito una squadra da scudetto, hanno dato al tecnico francese supporti profession­ali di altissimo profilo. Si aspettano da lui che possa risolvere i problemi e che faccia ripartire la macchina Roma. Ma la squadra, in caduta libera

L’ex Real per ora ha risposto di no: c’è anche il Bayern Opzione Lippi prima di puntare su Conte

da tre partite (anche il pareggio di Bologna, con tutte le attenuanti legate alle condizioni del terreno, aveva evidenziat­o difficoltà evidenti sul piano del gioco), deve dare immediati segnali di ripresa. La Roma proverà a rinviare il cambio dell’allenatore. Ma resta decisiva la partita contro il Bate Borisov, in programma tra otto giorni all’Olimpico. Se la Roma resta fuori dalla Champions non sarà più possibile procrastin­are.

CONTATTO ANCELOTTI. I dirigenti gialloross­i ritengono che gli allenatori disponibil­i ora non rappresent­ino soluzioni ottimali. Ma l’intenzione di cambiare c’è eccome. C’era già stata due mesi fa, quando la Roma, tra il 23 e il 29 settembre, perse contro la Samp e il Bate Borisov. Un dirigente molto vicino a Pallotta, attraverso un manager italo-americano che organizza tournée, ha contattato in gran segreto Carlo Ancelotti. Lui sì che sarebbe il profilo giusto. Il tecnico di Reggiolo ha ringraziat­o, ha ribadito che la Roma resta nel suo cuore, ma ha confermato che resterà fermo per tutta questa stagione. E anche per la prossima l’ex campione d’Italia con la Roma nel 1983 è un obiettivo difficilis­simo per il club di Pallotta. Ancelotti ha una trattativa ben avviata con il Bayern e in seconda battuta potrebbe tornare al Chelsea. Per lui la Roma è un discorso che si potrà fare in un futuro non immediato. Prima di quel contatto di settembre, aveva parlato anche con Sabatini, ma anche il direttore sportivo aveva incassato il suo garbato no. Carletto sarebbe la soluzione migliore per i tifosi, il degno erede di Nils Liedholm, che è stato il suo maestro. I dirigenti della Roma sperano che ci ripensi.

SOLUZIONE PONTE. Il contatto con Ancelotti conferma che la posizione di Garcia non è solida, anzi. Ma i dirigenti della Roma per cambiare vogliono un altissimo profilo. E allora se la squadra non si riprende e se saranno costretti a interrompe­re il rapporto con il tecnico francese si potrebbe andare su una soluzione ponte, in attesa di Antonio Conte, che dopo l’Europeo dovrebbe interrompe­re il suo rapporto con la Federazion­e. Il ct ha già incontrato i dirigenti della Roma in un paio di occasioni. Per traghettar­e la squadra fino a giugno una soluzione potrebbe essere rappresent­ata da Marcello Lippi, affine a Conte e disposto ad accettare di tornare in pista, per restare poi nell’area tecnica con un incarico di prestigio. L’altra soluzione potrebbe essere quella di portare su dalla Primavera Alberto De Rossi. Ma il padre di Daniele già due volte in passato ha rifiutato la promozione, proprio per l’imbarazzo di allenare il figlio in prima squadra. La partita contro il Bate Borisov resta decisiva. Ci sarà anche Pallotta in tribuna all’Olimpico. Se la Roma dovesse rialzarsi e centrare l’obiettivo, Garcia rimarrebbe fino al termine della stagione. Gli altri allenatori accostati alla Roma sono in attesa. C’è Mazzarri, ancora sotto contratto con l’Inter. Ci sono Lippi, Capello e Spalletti. Piste difficili, per motivi diversi. Per questo i dirigenti gialloross­i fanno il tifo per Garcia. Aspettando Conte.

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Carlo Ancelotti, 56 anni, ha giocato nella Roma dal 1979 al 1987

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