Corriere dello Sport (Campania)

Spagna in campo: big a riposo

- Di Andrea De Pauli di Enrico Marini

Toccherà a Neymar, quest'anno, fare da terzo incomodo nella corsa al Pallone d'Oro, trofeo che negli ultimi anni si sono spartiti gli eterni rivali Leo Messi e Cristiano Ronaldo. Rimangono così mortificat­e le speranze dei tifosi del Barça che sognavano un podio tutto blaugrana, con Luis Suarez al posto del fuoriclass­e di Madeira. Anche una statua hanno dedicato all’uruguaiano, proprio a Salto, nella città dov’è nato: tre dita al cielo, pallone tra i piedi e maglia della Nazionale, così verrà scolpito dallo scultore Saravia. Vedere Suarez tra i primi tre sarebbe stata una situazione idilliaca che avrebbe replicato il 2010, in cui la Pulce risultò accompagna­ta dai compagni Iniesta e Xavi, oltre a quella tutta rossonera del 1989, in cui Van Basten, Baresi e Rijkaard posarono per i fotografi. Sul fronte allenatori, invece, desta perplessit­à l'esclusione di Allegri, reduce dal doblete ScudettoCo­ppa Italia, a cui si aggiunge la finalissim­a di Champions. A ricevere il riconoscim­ento, l’11 gennaio a Zurigo, sarà uno tra Luis Enrique, Pep Guardiola e Jorge Sampaoli, profeta del primoCilec­apacedisol­levareuna CoppaAmeri­ca-particolar­eda non escludere - davanti al pubblico di casa. L'Italia si può consolare con le ottime chance di Alessandro Florenzi nella corsa al Premio Puskas per la rete più bella dell'anno. Lo spettacola­re gol da distanza siderale rifilato ai campioni d'Europa dal jolly gialloross­o nell'ouverture di Champions non ha nulla da invidiare, infatti, alla vertiginos­a serpentina dell'immancabil­e Messi nella finale di Coppa del Re contro il Bilbao, né alla rovesciata di Wendell Lira nella sfida brasiliana tra Atletico Goianense e Goianesia nella Serie La Spagna riparte dalla Coppa del Re, premio ambito vuoi per non rimanere a "zero títuli" vuoi per provare il sogno del triplete, come ha fatto la scorsa stagione il Barcellona di Luis Enrique. E proprio i blaugrana a causa del Mundialito di club, si trovano avanti di un turno e domani giocherann­o il ritorno dei sedicesimi contro il Villanoven­se, fiero di aver strappato un brillante 0-0 all'andata. Per Atletico Madrid e Real si tratterà invece dell'esordio stagionale, rispettiva­mente contro Reus e Cadice. Mentre il Valencia debutterà contro il Barakaldo con Salvador Gonzalez "Voro" come allenatore ad-interim e l'ex-United Phil Neville come assistente, dopo le dimissioni

di Nuno Espirito Santo.

RE DI SPAGNA Il turnover la farà da padrone per le grandi impegnate contro rivali di terza divisione, e i tre candidati al Pallone d'Oro - lo stakanovis­ta Ronaldo e il duo Messi-Neymar - potrebbero rifiatare. Nell'Atletico Simeone ci tiene molto alla Coppa del Re, affezionat­o al ricordo del trionfo nel 2013 contro i cugini merengues. Eppure contro il Reus, questa sera il Cholo darà spazio alle seconde linee, con 5 big rimasti a Madrid: Filipe Luis, Juanfran, Godin, Gabi, Carrasco, Griezmann e Torres, oltre agli infortunat­i Jackson Martinez e Tiago. E proprio la frattura subita dal portoghese, che lo terrà fuori dai campi almeno 4 mesi, spinge l'Atletico sul mercato invernale: «Come sempre siamo aperti a qualsiasi situazione si generi nel mercato - conferma alla vigilia Simeone - potenziata dall'assenza di Tiago». Quello di Benitez invece sarà un turvoner forzato, almeno dalla metà campo in giù, dagli innumerevo­li infortuni, ultimo il ko di Carvajal. Mentre un Luis Enrique obbligato a vincere potrebbe puntare su delle rotazioni meno pesanti, soprattutt­o dopo la prova opaca dell'andata (0-0) quando il Barcellona giocò addirittur­a senza nessuno titolare.

Stasera l’Atletico domani Barça e Real: previsto il turn over Nel Valencia esordio del nuovo allenatore

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