Corriere dello Sport (Campania)

Cagliari, è sempre una questione di gol

- Di Giuseppe Amisani

E’ ancora il miglior attacco della serie cadetta, ma sabato a Brescia il reparto avanzato del Cagliari ha dimostrato come, se non riesce a innescarsi, tutto diventa più difficile per la formazione sarda. Con tutte la attenuanti del caso, visto che l’età media della squadra isolana è bassa e l’esperienza non è certo quella di giocatori navigati, lo chock subito dal gruppo per l’infortunio subito da capitan Dessena, è stato determinan­te del condiziona­re la prestazion­e della squadra. APPROCCIO. Serve, però, un pizzico di maturità in più perché questi sono fatti che possono verificars­i su un rettangolo di gioco e pertanto chi li subisce, deve essere in grado di venirne a capo. Qualcosa, invece, non ha funzionato nonostante alla vigilia l’ottimismo fosse ai massimi livelli. Galvanizza­ti dalla quattro vittorie consecutiv­e ma soprattutt­o dalla ottima prestazion­e di La Spezia dove, pur in condizioni ambientali difficilis­sime, i cagliarita­ni sono riusciti a tenere testa alla formazione di casa, quella di Brescia sembrava dover essere una passeggiat­a o poco più. E forse proprio l’approccio troppo molle ha portato i cagliarita­ni a non essere incisivi come in altre occasioni. Al di là dell’infortunio di Dessena, infatti, la squadra avrebbe dovuto essere più precisa prima e meno distratta dopo quanto accaduto al capitano. La sfida è stata analizzata con cura domenica mattina alla ripresa degli allenament­i, tanto che la squadra ha deciso di voltare pagina alla svelta etichettan­do Brescia come un incidente di percorso, fortemente condiziona­to da quanto accaduto nel primo tempo. Dal reparto offensivo, CAGLIARI - (g.a.) Situazione sotto controllo, ma non è stato deciso quando Daniele Dessena verrà sottoposto all'intervento chirurgico per ricomporre la frattura a tibia e perone della gamba destra. Il capitano è ricoverato a Parma, ma i contatti sono frequenti. Il medico sociale Marco Scorcu è tornato in Sardegna ma potrebbe assistere all'operazione che avverrà oggi o domani. però, era lecito attendersi qualcosa in più. Qualche occasione Melchiorri e compagni l’hanno pur costruita ma non sono mai riusciti ad essere troppo incisivi dalle parti del portiere avversario.

IN SALITA. E quando gli attaccanti non fanno il loro dovere, per la difesa diventa tutto molto complicato tanto che in almeno tre dei quattro gol subiti, sono evidenti le responsabi­lità dei quattro della linea arretata. Se poi anche Storari si è macchiato di un errore grossolano, evidenteme­nte, qualcosa si è inceppato nell’atteggiame­nto mentale di una squadra che non può prescinder­e dall’entusiasmo. Carica che deve arrivare grazie ai gol del reparto offensivo, apparso sabato pomerggio con le polveri bagnate. Serve subito una inversione di tendenza per dimostrare anche ai tifosi che si è trattato solo di un episordio da cancellare alla svelta. Anche perché da elementi come Sau e Farias, pur in condizioni non ottimali, è lecito attendersi molto di più rispetto a quello che sono riusciti a fare a Brescia. Una giornata storta e niente di più, è il messaggio arrivato dallo spogliatoi­o che ora ha due ghiotte occasioni per riscattars­i. Prima in casa del Sassuolo in coppa Italia, poi domenica pomeriggio al Sant’Elia contro il Como, le punte rossoblù cercherann­o di guidare il riscatto di una squadra che ora avrà un motivo in più per far bene: dedicare ogni gol, ogni successo al capitano che da casa non si perderà una sola sfida dei suoi compagni.

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Federico Melchiorri, 28 anni, attaccante del Cagliari, 4 gol

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