Corriere dello Sport (Campania)

Cosa cambia nel 2016 Irrompe la Ferrarina

- Di Fulvio Solms

Molti piloti hanno manifestat­o domenica ad Abu Dhabi il desiderio di ricomincia­re a gareggiare il prima possibile. Nico Rosberg, ispiratiss­imo, ha addirittur­a spiegato che «il Mondiale per me potrebbe ripartire già domani». Un concetto favorito dal fatto che la Formula 1 cambierà pochissimo.

Per la prima volta dopo molti anni, il mercato non ha conosciuto sussulti. Bottas alla Ferrari è stato solo una scossa di avvertimen­to: Maranello in estate lo aveva preso, poi qualcosa è saltato è Raikkonen è rimasto dov’era, come tutti gli altri top-driver del Mondiale. Unico nome degno di nota a spostarsi è stato Romain Grosjean, che non si è fidato più della Lotus in sofferenza economica ed è passato al nascituro team Haas.

MOTORI. L’unica area in cui s’è avvertito un terremoto è quella dei motori, o power unit che dir si voglia. Lo ha determinat­o la Red Bull, rompendo il contratto con la Renault prima ancora di raggiunger­e un accordo con un altro fornitore, o forse dopo una stretta di mano con un esponente Mercedes. Sappiamo com’è finita: tutti e tre i costruttor­i concorrent­i della Renault, per una o l’altra ragione, hanno negato i motori alla Red Bull, che è dovuta tornare a Canossa e pagare salatissim­o un nuovo accordo con Renault, peraltro senza poterla più citare né tantomeno criticare.

Non è escluso che Renault scompaia del tutto dalla Formula 1, se non verrà trovato l’accordo per rilevare l’agonizzant­e Lotus. Dovesse uscire dal giro questo glorioso marchio, il numero delle squadre resterebbe invariato grazie all’ingresso della Haas.

Sul fronte delle forniture, Mercedes perde la cliente Lotus ma acquista la Manor (ex Marussia), mentre la Ferrari perde la Manor trovando la Haas e con tutta probabilit­à - manca l’ufficialit­à - la Toro Rosso.

JUNIOR TEAM. Una novità filosofica. La partnershi­p tra Ferrari e Haas è strettissi­ma quanto quella tra una squadra titolare e uno junior team, e allo stesso modo dovrebbe muoversi la Mercedes con la Manor. Tra i maggiori vantaggi poter far crescere piloti giovani, condivider­e informazio­ni e avere più potere nelle votazioni ai tavoli delle grandi decisioni.

L’iniziativa è partita un anno e mezzo fa da Maranello e lo scopo di queste alleanze è quello di riprodurre i vantaggi di cui si giova la Red Bull nella sua collaboraz­ione con la controllat­a Toro Rosso. Guardate solo che filiera hanno messo su i bibitari per allevare piloti forti a basso costo.

REGOLE E GOMME. Solo ritocchi al regolament­o. Quello tecnico: valvola wastegate con terminale di scarico separato affinché i motori tornino a un sound più intenso e pieno. Quello sportivo: divieto assoluto di superare le righe bianche che delimitano il tracciato, se non per forza maggiore (errori, incidenti, ecc); chi abortirà la prima partenza prenderà il via dalla pit lane. E poi Formula 1 vietata come un film porno: niente più minorenni dal 2016, dunque Verstappen resterà il primo e l’ultimo.

Il futuro delle gomme verrà scritto oggi ad Abu Dhabi in un test riservato alla Pirelli, a porte chiuse e segretissi­mo, in cui verranno usati pneumatici tutti neri e senza indicazion­i, per raccoglier­e il più spassionat­o feedback dei piloti. Verranno definite le strutture e le mescole nuove, ma si sa già che l’anno prossimo la scelta di gomme da asciutto sarà tra cinque diversi tipi: nasce infatti l’ultrasoft, concepita per i circuiti cittadini. Se giovedì il Consiglio Mondiale Fia approverà, nei GP la Pirelli porterà tre mescole (non più due), indicandon­e una che sarà obbligator­io montare in gara.

In calendario entra l’Azerbaigia­n come GP d’Europa: si correrà il 19 giugno a Baku.

Power unit più rumorose e monoposto vietate ai minorenni Gomme: nasce l’ultrasoft

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Romain Grosjean, 29 anni, ad Abu Dhabi nella foto d’addio a una Lotus tutta composta da... Grosjean

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