Corriere dello Sport (Campania)
IMMOBILE C’È IL NAPOLI
L’attaccante ha deciso: lascerà il Siviglia Adesso è sfida con Samp, Genoa e Toro
He’s back: perché «dentro» c’è il richiamo della Patria, c’è il desiderio di (ri) mettersi in gioco, e poi, laggiù, c’è l’Europeo che aspetta. He’s back: per ora virtualmente, ma poi accadrà seriamente, perché adesso che il mercato spalancherà le proprie porte, Ciro Immobile si lascerà guidare in quest’Italia (la sua) che a braccia aperte è pronta ad accoglierlo da Sud a Nord, da Napoli a Torino (quella granata), da Genova a Genova, provando a rilanciarlo, per vestirlo d’azzurro. E’ tornato, teoricamente, perché l’operazione di riavvicinamento è stata avviata, perché sono cominciate le perlustrazioni, perché esistono le condizioni, perché il talento di Ciro Immobile è rimasto intatto e pure il fiuto per il gol, nonostante le panchine di Siviglia, nonostante le difficoltà di Dortmund. E’ tornato, anche se forse (tecnicamente, linguisticamente) sarebbe più giusto dire che tornerà.
He’s back: perché «dentro» c’è il richiamo della Patria, c’è il desiderio di (ri)mettersi in gioco, e poi, laggiù, c’è l’Europeo che aspetta. He’s back: per ora virtualmente, ma poi accadrà seriamente, perché adesso che il mercato spalancherà le proprie porte, Ciro Immobile si lascerà guidare in quest’Italia (la sua) che a braccia aperte è pronta ad accoglierlo da Sud a Nord, da Napoli a Torino (quella granata), da Genova a Genova, provando a rilanciarlo, per vestirlo d’azzurro.
LE OPZIONI. E’ tornato, teoricamente, perché l’operazione di riavvicinamento è stata avviata, perché sono cominciate le perlustrazioni, perché esistono le condizioni, perché il talento di Ciro Immobile è rimasto intatto e pure il fiuto per il gol, nonostante le panchine di Siviglia, nonostante le difficoltà di Dortmund. E’ tornato, anche se forse (tecnicamente, linguisticamente) sarebbe più giusto dire che tornerà: perché Marco Sommella, il suo manager, è già stato sommerso di telefonate ed a questo punto bisognerà saper scegliere, lasciandosi lusingare dalla stima altrui ma puntando razionalmente sulla destinazione più «interessante». Il Napoli c’è, defilato ma presente, aspetta di capire cosa potrebbe accadere (nell’immediato) per uscire dalla penombra, per avanzare decisamente, per incidere: i cinque attaccanti in organico rappresentano certezze assolute e però un Immobile, un centravanti classico e comunque moderno, manca; ma sarà indispensabile avere una definizione totale ed assoluta delle prospettive di gennaio.
IL DERBY. Ma Immobile è una garanzia, nei sedici metri, e poi ha fame d’Italia (di Paese, di Nazionale) e la tentazione di mettere in difficoltà Conte, per farsi lasciare un posto verso la Francia: Genova gli consegna (praticamente) le chiavi della città, perché per il bomber c’è pronta la maglia rossoblù ma anche quella blucerchiata, ci sono posti liberi in avanti sia su una sponda che sull’altra, ci sono margini per sviluppare ulteriormente il proprio curriculum da attaccante. Il derby è nato in questi giorni di festa, adesso attraverso un momento di riflessione: servono al Genoa ed alla Sampdoria, ma anche ad Immobile che ha gradimento ovunque.
IL TORO. Ma è ricomparso il Torino e pure questa è una tentazione indiscutibile, perché l’esplosione in serie A (dopo il battesimo stratosferico con Zeman, in B) avviene con Gianpiero Ventura, ventidue gol ed anche il trono di re dei bomber. Il Torino è un’idea e forse persino qualcosina in più, certo un richiamo per chi ha avuto modo di integrarsi in una città che gli ha dato tanto, che gli ha permesso di potersi (successivamente) proporre su palcoscenici internazionali. Torino è una sorta di passepartout agevolissimo per tornare ad essere l’Immobile di due anni fa, quello che s’è un po’ smarrito lontano dall’Italia, che adesso è lì ad attenderlo.
ALL’ESTERO. Ma non è finita, perché poi le voci corrono e vanno dalla Spagna alla Spagna (tant’è vero che s’è informato il Malaga, su eventuali chanche per prendersi il centravanti), oppure emigrano in Inghilterra (al Norwich non dispiacerebbe, certo che no) ed infine atterrano in Turchia (perché il Galatasaray sembra sia interessato o comunque qualcosa ha lasciato trapelare). Ma la priorità, ed è inutile anche sottolinearlo, resta l’Italia: Napoli, Torino, Genoa, Sampdoria, buttate lì, in ordine casuale. Però Immobile he’s back...(è sulla strada...).
In Spagna ha trovato poco spazio: vuole rilanciarsi in Italia dopo le esperienze in Liga e Bundesliga
Il manager ha già avviato una serie di contatti: Sarri e De Laurentiis sono alla finestra