Corriere dello Sport (Campania)
CHE FESTA! Taccone promette «Ora compriamo»
Non si ferma più Attilio Tesser. Alla faccia che è stato in bilico, perché a veder giocare il suo Avellino a Cesena s'è capito chiaramente che era solo una questione di tempo. Ora gli irpini sono entrati in zona play off e sono diventati la vera mina vagante del campionato. «La classifica è migliorata - dice il tecnico in sala stampa visibilmente soddisfatto dopo il colpo grosso al Manuzzi - abbiamo vissuto davvero un bel dicembre. Vittoria importante e gratificante anche verso i tifosi che ci seguono con così tanta passione. Questa squadra sta dando il massimo fin dall'inizio e oggi raccoglie tanto mentre prima non ci riusciva. Merito del bel gruppo e di uno bello spirito. A Cesena siamo partiti troppo lenti e leziosi, poi le cose sono cambiate e la partita l'abbiamo fatta noi. Sapevo che potevamo riprendere in mano la situazione e i ragazzi si sono battuti con convinzione. E' arrivato un premio al grande lavoro che stiamo portando avanti».
MOSSA INSIGNE. La chiave è bene impressa sotto gli occhi di tutti: l'ingresso di Insigne, con gli spostamenti di Jidayi e Bastien, ha cambiato la gara. «Roberto si è inserito benissimo tra le linee - analizza Tesser - e siamo diventati molto più dinamici dando intensità al nostro gioco». Non era facile sul campo di una squadra che aveva vinto 8 partite su 10, cedendo punti solo al Bari e al Trapani. Tanto più che le scelte dell'allenatore sono state condizionate: «Avevo problemi di formazione - osserva - però la squadra che ho mandato in campo ha avuto un grande carattere. Biraschi e Chiosa hanno dato solidità al reparto difensivo». L'elogio al collettivo è senza freni: «Siamo uniti e in questo momento c'è maggiore fiducia in tutte le componenti. Stiamo remando nella stessa direzione. Nell'ultimo mese abbiamo trasformato i tanti fischi in applausi. Peccato per la pausa dopo aver fatto questa rincorsa. Il mercato? Non so chi arriverà a gennaio, ma chiunque sia dovrà adeguarsi. Voglio gente umile e affamata che ha voglia di lottare per questa maglia».
TACCONE PROMETTE. Il presidente Walter Taccone approfitta dell'occasione per ribadire tutta la propria fiducia: «Mai avuto dubbi su Tesser e sulla squadra. Le cinque vittorie consecutive sono qualcosa di importante, tuttavia sia chiaro che non dobbiamo esaltarci troppo. Vincendo a Cesena abbiamo sfatato un altro tabù, visto che al Manuzzi non era mai accaduto prima. Adesso gestiremo al meglio la sosta, ben consapevoli che ci aspetta un avvio del girone di ritorno difficile. Parleremo tra noi per capire come e dove intervenire. Qualche piccolo ritocco ci sarà e sono convinto che questo Avellino possa regalarci tante soddisfazioni. Abbiamo già perfezionato alcune operazioni, ma si dovrà aspettare gennaio per l'ufficialità. Alcune intese sono strette sulla parola, ora vedremo se sono galantuomini e manterranno la parola. Mi fido dei collaboratori. Tutti sanno che serve qualcosa al centro della difesa, a centrocampo e forse un esterno sinistro».
CASTALDO DECISIVO. C'è Castaldo e l'Avellino vince. E' così da quando ha ripreso il suo posto. «Dopo il gol preso all'inizio - spiega il bomber - la squadra ha reagito alla grande. Non era semplice rimontare contro un avversario così solido. I punti che abbiamo non sono pochi, intanto pensiamo a raggiungere il primo obiettivo della salvezza. Credo che ci siamo meritati il riposo, ci godiamo questa sosta e quando riprenderemo proveremo a prenderci altre soddisfazioni». Da Castaldo anche un consiglio per il mercato: «Spero che Zito resti con noi, è un grande giocatore e lo vogliono in parecchi. Se arriverà qualcuno dovrà comprendere rapidamente che giocare nell'Avellino non è come farlo con altri».
«Le cinque vittorie consecutive sono un fatto importante ma non dobbiamo esaltarci troppo» Il tecnico gongola: «Premiato il lavoro che stiamo facendo E i fischi sono diventati applausi»