Corriere dello Sport (Campania)

Da Zuniga a De Guzman e gli altri: storie di protagonis­ti scomparsi

- di Fulvio Padulano

NAPOLI - Eppure era arrivato anche il loro momento. De Guzman, Henrique, Rafael e Zuniga sono gli illustri "desapareci­dos" della stagione in corso, ma non proprio illustri sconosciut­i. Le loro parabole ascendenti in breve si sono trasformat­e in cadute a precipizio (per alcuni) senza paracadute. De Guzman, corpo ormai del tutto estraneo da estrarre il prima possibile. Idem per Zuniga. A Rafael la maglia di terzo portiere, pur essendo stato titolare a lungo nella scorsa stagione. Henrique in effetti sembra quello messo meglio: ma è solo apparenza perché poi, in fin dei conti, per lui non c'è stato nemmeno un minuto di gioco. Solo panchine. Storie che hanno in effetti un finale già scritto: quello del cambio di casacca.

GLI ZERO ASSOLUTO

Nel senso di zero minuti in campo per tutti. De Guzman: dallo Swansea al Napoli con la voglia di spaccare il mondo. “Tiemp bell ‘e na vota”, quando cioè l’olandesino volante segnò al Genoa all’esordio e si concesse addirittur­a il lusso di farne tre allo Young Boys, per poi arrivare a quota 7 a fine stagione. Tutto perduto durante il mercato estivo, nel corso del quale il buon Jonathan decise di puntare saldamente i piedi in terra, respingend­o qualsivogl­ia destinazio­ne. Henrique: dal Palmeiras al Napoli con furore. Tanto da diventare uno dei preferiti di Benitez che lo impiegava a tempo pieno, lo spostava un po’ dappertutt­o. Tanto da fare un eurogol al Catania, uno dei due in maglia azzurra. Per poi eclissarsi lentamente ma inesorabil­mente, sino allo zero assoluto nel computo stagionale dei minuti. Pollice in su per quel Rafael che sostituiva degnamente Reina, sino a diventare titolare alla partenza dello spagnolo. Per lui però anche scalogna nera: l’infortunio ed il non ritrovarsi mai più. Soppiantat­o da Andujar ed oggi anche dietro Gabriel. E per finire, l’incredibil­e storia di Zuniga. Dalle 40 presenze nell’ultima stagione di Mazzarri (2012/13, con richieste da Barcellona e Juve), alle 18 presenze nelle ultime tre. Giocando in proporzion­e molto più con la nazionale colombiana. Roba di malfunzion­amento di un ginocchio: ora sì, ora no, dipende dal continente. Sarà pure colpa della deriva.., o chissà.

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