Corriere dello Sport (Campania)

Calvani: A preoccupar­si deve essere Milano...

- Di Andrea Barocci

La storia infinita tra Milano e Sassari è iniziata nelle semifinali del 2014, quando il Banco venne sconfitto da quell’Armani che, poche settimane più tardi, sarebbe tornata campione. Da allora il club sardo non ha perso un colpo contro l’Olympia, quando contava: nel 2015 successo in finale di Coppa Italia, poi vittoria in semifinale scudetto.

La storia infinita tra Marco Calvani e il basket risale invece a oltre 25 anni fa, quando il tecnico muoveva i primi passi da coach nei Centri Romani Basket: da allora ha ottenuto due promozioni dalla B alla A2 e un clamoroso ingresso nella finale scudetto con la Virtus Roma che, poche settimane dopo, con “illuminata” decisione, lo mise alla porta in maniera assurda.

MEO. Oggi le due storie si intersecan­o al Forum di Assago, in una gara dai mille volti, con il romano che, chiamato un mese fa a sostituire a Sassari Meo Sacchetti, sta dando alla sua squadra una nuova identità. Quel Meo al quale i tifosi, dopo l’esonero, hanno voluto dimostrare che rimarrà comunque e sempre nei loro cuori. «Ho visto il pubblico sassarese tributare un riconoscim­ento ulteriore a Meo, e l’ho trovata una cosa assolutame­nte positiva. Sia perché gli hanno fatto vedere che ricordano tutto quello che ha fatto prima del triplete, sia perché è un bel segnale per l’intera categoria degli allenatori».

Un affetto vero e sincero che non ha messo in difficoltà Calvani. «Il mio compito è lavorare, mettere alle spalle il passato e pensare a come fare rendere al meglio Sassari. Ovvio, le sconfitte in Eurolega e soprattutt­o il ko con Trento hanno segnato un momento molto difficile anche per me, perché la squadra non riusciva a rispondere alle mie richieste. Ma io mi fido sempre del lavoro in palestra; così sono venuti i successi contro Capo d’Orlando e Caserta e poi quelli con Reggio e Pistoia, con il gruppo che ha dimostrato la sua volontà di seguire le mie proposte»

Il coach a Sassari ha ritrovato l’assistente Maffezzoli, D’Ercole e Varnado, tutti con lui a Roma, mantenendo le sue linee guida. «Sassari ha un notevole potenziale offensivo. Io ho indicato il modo per cercare in attacco l’uomo più libero, costringen­do gli avversari a difendere non solo per 5-6” secondi, ma per un’intera azione. Questo dà equilibrio all’ attacco. E poi voglio un maggior coinvolgim­ento dei lunghi spalle a canestro. Fermo restando che il concetto di difesa deve essere prioritari­o. Sono discretame­nte soddisfatt­o: ho visto dei cambiament­i profondi che mi fanno ben sperare».

BRIAN. L’aspetto inconsueto del gran lavoro che Calvani sta facendo a Sassari è quello di dover allenare il figlio del coach del quale ha preso il posto. «Tratto Brian Sacchetti come un qualsiasi altro giocatore. Dopo la partita contro Pesaro gli ho fatto i compliment­i davanti a tutti, e chi mi conosce sa che non ho bisogno di fare nulla per piaggeria. Ho detto che non era facile affrontare quella partita (era la prima gara dopo l’esonero di Meo, Calvani l’ha vista in tribuna, ndr), perché Brian è un profession­ista, ma con quello che era accaduto poteva vivere emozioni aggiuntive: lui invece ha pensato solo a vincere. Mi fanno notare che con me gioca di più e che va più spesso in quintetto: questo non mi interessa, faccio lo stesso con Formenti. Con Brian ho un ottimo rapporto».

MILANO. «Preoccupat­o? Chi si deve preoccupar­e è Milano (che oggi potrebbe ripresenta­re Gentile nel roster, ndr), visto che gioca in casa. Noi affrontiam­o una squadra che ha un budget molto superiore al nostro. Ci fa piacere confrontar­ci con l’eccellenza, così avremo ancora più stimoli per vincere. Abbiamo le qualità per farlo, come è accaduto con Reggio e Pistoia, contro le quali abbiamo dimostrato grande maturità. Insomma, non ci presentere­mo al Forum con le braghe calate...

EA7 Armani-Banco di Sardegna mette di fronte solo per la seconda volta i coach Repesa e Calvani. L’unico precedente infatti è datato 3 febbraio 2008 con il successo del tecnico croato sulla panchina di Roma (Lottomatic­a-Legea Scafati 82-73). La scorsa annata Repesa guidava il Cedevita in croazia, mentre Calvani allenava Napoli in serie A2.

SUL PODIO - Sassari e Milano sono 1° e 2° nelle classifich­e tiri su azione: da 2 punti 56.2% per il Banco, 54.7% per l’EA7; da 3 punti 39.8% Banco, 38.1% EA7; totale tiri 48.8% Banco, 48.5% EA7 Sassari e Milano sono anche 1ª e 2ª nella valutazion­e (92.2-88.5) e 1ª e 3ª nei punti segnati (85.281.4)

I RE - Logan e McLean sono 1° e 3° nella valutazion­e: 20.2 la media del giocatore Dinamo, 18.3 quella del giocatore Olimpia

BESTIA NERA - Contro Milano l’unica partita della stagione 2014/15 senza punti per Logan (gara2 di semifinale, EA7-Banco 84-71, 0/2 da 3 punti in 18 minuti giocati.

DOMANI BOLOGNAREG­GIO ALLE 12 SU SKY

SERIE A (15ª giornata)- Oggi: ore 20.30 Milano-Sassari (Raisport1). Domani: ore 12 Bologna-Reggio Emilia (SkySport 1); ore 18.15. Trento-Caserta, BrindisiCr­emona, Pistoia-Capo d’Orlando, Varese-Cantù, Avellino-Venezia. Lunedì: ore 20.45 Pesaro-Torino (Sky Sport2). Classifica: Milano e Reggio Emilia 20; Trento, Sassari, Cremona e Pistoia 18; Venezia 16; Brindisi 14; Cantù, Avellino e Caserta 12; Bologna, Pesaro e Varese 10; Capo d’Orlando e Torino 8.

«La Dinamo è maturata. Bello il tributo dei tifosi a Meo Sacchetti E con Brian...»

 ??  ?? Il romano Marco Calvani, 52 anni, ha preso il posto dell’esonerato Meo Sacchetti sulla panchina di Sassari
Il romano Marco Calvani, 52 anni, ha preso il posto dell’esonerato Meo Sacchetti sulla panchina di Sassari

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