Corriere dello Sport (Campania)

Zamparini: Senza senso Crespo: Estraneo ai fatti

Alessandro Moggi: Mai eluso il fisco

- Di Eugenio Russo ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Diversi indagati hanno deciso di esporsi direttamen­te o evidenziar­e attraverso i legali la propria posizione: tutti si dicono sereni, sostengono di aver agito nella massima trasparenz­a e confidano nell’operato della magistratu­ra.

Il Presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, indagato circa i trasferime­nti di Antonio Nocerino e Fabio Liverani, ha affermato: «Sono tranquillo, questa vicenda è priva di fondamento». Hernan Crespo, a cui vengono contestate operazioni risalenti ai suoi trasferime­nti dal 2009 al 2012, ha affidato la propria discolpa a Facebook: «Non devo difendermi - scrive l’attuale tecnico del Modena - Sono totalmente estraneo ai fatti e certo di una totale archiviazi­one». Alessandro Moggi, uno dei procurator­i coinvolti, ha dichiarato: «Non ho mai eluso le norme del fisco e dello sport, ho sempre improntato la mia attività al pieno rispetto delle normative». L’ex presidente della Sampdoria, Edoardo Garrone, si è invece difeso attraverso l’avvocato, Andrea Campanile: «La vicenda è marginale e non fondata. Auspichiam­o che le indagini siano il più precise e veloci possibile per arrivare a chiarire l’assoluta estraneità del mio assistito». Il dg dell’Atalanta Umberto Marino, indagato insieme a Garrone per il trasferime­nto di Pasquale Foggia dalla Lazio alla Sampdoria, difende se stesso e gli altri due indagati della sua attuale società, Antonio e Luca Percassi, a cui viene contestato l’acquisto di

«Qualsiasi inchiesta non fa bene al calcio ma non è detto che ci siano colpevoli Il mio auspicio? Le risposte arrivino in tempi rapidi: subito chiarezza»

Guglielmo Stendardo: «Piena fiducia nella magistratu­ra. La contestazi­one per l’Atalanta è relativa a circa 10mila euro. Confermiam­o la regolarità del nostro operato. Personalme­nte sono coinvolto per il periodo in cui ero alla Sampdoria, ma tutto è sempre stato improntato alla massima trasparenz­a. Parliamo di un fenomeno - ha concluso il direttore generale - che è stato già sanato con la Legge di Stabilità dell’aprile 2015 e con il nuovo regolament­o degli agenti». Il Livorno pubblica una nota sul sito ufficiale per chiarire che «la posizione della società relativame­nte alla procura del calciatore Tavano è già stata sanata con l’Agenzia delle Entrate di Livorno». Da un altro sito, quello del Latina, giunge la difesa del ds Pietro Leonardi, indagato insieme a Tommaso Ghirardi circa il rinnovo contrattua­le di Gabriel Paletta ai tempi del Parma: «Pietro Leonardi intende sottolinea­re di aver operato nel massimo rispetto della normativa vigente e si dichiara assolutame­nte estraneo a qualsivogl­ia ipotesi di reato, certo che la sua posizione possa essere archiviata». Nessun timore anche in casa Vicenza: indagati il patron Sergio Cassingena, il figlio Dario, attuale ad del club e l’ex presidente Massimo Masolo. «Si tratta di una fattispeci­e - spiega l’attuale presidente Gian Luigi Polato - a cui il club è totalmente estraneo. Siamo tranquilli». Anche Daniele Sebastiani, presidente del Pescara, ha tenuto a precisare: «Convinti di aver fatto tutto secondo le regole. Attendiamo che si faccia chiarezza».

«Anch’io ho letto ciò che è accaduto ma non ho altre informazio­ni e quindi non posso commentare: ancora non conosco tutti i dettagli» «Se ci sono state società-schermo ai fini dell’evasione sarebbe clamoroso Ma il procurator­e che emette fattura non ha vantaggi»

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