Corriere dello Sport (Campania)
Vivaio che alleva nove promesse
L’ACI Team Italia è uno degli esempi di sostegno delle Federazioni sportive all’attività giovanile. Volley con il Club Italia, rugby con l’Accademia, ma anche pallamano, baseball e basket da tempo incentivano l’attività delle nuove generazioni. Il progetto “Italian Team” nasce a maggio 2014 con l’obiettivo di rilanciare i giovani piloti italiani a livello internazionale - di rally e pista - attraverso una selezione di un gruppo di giovani atleti, per seguirli e valorizzarne la carriera. Il team cura gli aspetti atletici, sportivi e scolastici mettendo loro a fianco un gruppo di profes- sionisti. Nella stagione sportiva 2014 i ragazzi selezionati dai tutor federali (Andreucci, Andreussi, Granai, Longhi e Gianmaria) sono stati indirizzati ad alcuni stage gratuiti presso la scuola federale per affinare le capacità di guida, al Supercorso federale e ad alcune gare internazionali. Risultati e crono hanno determinato i... vincitori dell’appoggio federale. Andolfi e De Tommaso partecipano dall’anno scorso al Mondiale Rally. In tutto, il vivaio dell’Aci Team Italia è composto da nove piloti. Oltre quelli citati: Crignola, Di Palma, Ghiotto, Marciello, Panzani, Tassone e Testa. rino 2014, ma mi ha dato più soddisfazione il secondo posto in Catalogna».
Secondo Damiano, dove può arrivare De Tommaso?
« E’ difficile da dire: io punto a crescere sempre, a migliorare gara dopo gara, cercando di dare e fare il massimo, Nel 2016 ad esempio punto a fare un altro passo avanti, ad accumulare esperienza».
Ma quanto si sente limitato nelle sue potenzialità dal fatto di potersi allenare poco o niente?
«Non la vivo così, non deve essere un alibi. A detta di tutti e a giudicare dai risultati le po- tenzialità ci sono. Devo solo continuare a lavorare, a sacrificarmi come ha fatto e fa mio padre per mettermi nelle condizioni di lottare per questo sogno. Se sono arrivato qui con queste difficoltà significa che il margine c’è: ora dipende solo da me convincere sponsor ad investire sul mio stesso progetto».
Com’è il rapporto con gli altri ragazzi dell’ACI Team Italia?
«Ottimo, viviamo le stesse esperienze, abbiamo gli stessi progetti, sono tutti bravissimi. La rivalità alla fine non è con loro ma con me stesso».
«Non è un alibi: sono arrivato fino a qui si può fare. Dipende da me convincere gli sponsor»
«Lavoro tutta la settimana in officina con mio padre e ho una sola passione: i rally»