Corriere dello Sport (Lazio)

Insigne sogna un gol da Expo

Lo scugnizzo di Frattamagg­iore resterà a Napoli per preparare la sfida di San Siro

- di Antonio Giordano INVIATO A CASTEL VOLTURNO

Luci a San Siro, in quel teatro che ha pochi eguali, il palcosceni­co per un do di petto, per un acuto, per una genialata che resti: luci a San Siro, però da accenderle tutte per sé, provando ad uscire da quella penombra elitaria che gli ha negato (per il momento), uno dei santuari del calcio, ma che gli ha permesso - appena sabato - di omaggiare la “Vecchia Signora” a modo suo, tocco morbido e via.

Luci su Insigne, NIENTE POLONIA. perché è giusto così, nonostante il dolorino che va sparendo: ma domenica c’è Milan-Napoli, pure questa sa di “Partita”, ed è giusto starsene a Castel Volturno a curarsi, ad allenarsi, a evitare di strapazzar­si su e giù, rimanendo con la testa tra le nuvole di Varsavia. La frontiera, adesso, è il Meazza, è uno stadio dei sogni, è una Cattedrale eterna del football, è una tentazione umanissima per una soirée. E serve non solo lo smoking, ma pure un fisico bestiale che consenta di andare su e giù, di fare l’una fase e pure l’altra, di essere pienamente Lorenzo Insigne che sfida amichevolm­ente Balotelli - e anche Bacca, e anche Luiz Adriano - e cerca di restare aggrappato alla propria giostra, avviata ad Empoli con la parabola perfetta, esaltata con la Juventus con la sua prima rete a Madame. Manca il primo autografo esterno stagionale e l’ultima esultanza lontana dal San Paolo si perde nell’album dei ricordi: 2-5 a Marassi, l’11 maggio del 2014, sedici mesi fa, segnando proprio a Mihajlovic. Ma va!

L’ammaccatur­a è STA BENE. un ricordo lieve del recente passato, ma all’orizzonte (saltando Varsavia, lasciandol­a ai compagni), c’è quello scenario da star che (persino da solo) è in grado d’incoronare e l’atmosfera magica d’una sfida ch’è fuori dal comune, che rientra tra gli appuntamen­ti dell’anno, che può suggerire l’indirizzo ad una stagione avviata ad altissima velocità e con rendimento eccellente.

Il miglior IL PICCOLO PRINCIPE. Insigne (statistica­mente parlando) d’inizio stagione è nei numeri, nelle due reti, nella loro eleganza, nella capacità di sdoppiarsi - prima trequartis­ta, poi esterno alto, dunque come piace a lui - e la Milano da bere non è uno slogan postmodern­o, ma una condizione da porsi: ci sono notti che non si possono evitare, che vanno anzi cercate, affrontate, volute; e fa niente se è rimasto qualche acciacco, ma il “febbrone” del sabato sera vissuto con la Juventus, che in realtà è adrenalina allo stato puro, ha già provveduto a rimettere il ginocchio destro in forma, a lasciargli qualche residuo d’infiammazi­one, sussurrand­o a Sarri, allo staff medico, al Magnifico di scartare l’eventualit­à d’andare a Varsavia, di procedere con le cure a Castel Volturno, poi di salire sull’aereo venerdì mattina e raggiunger­e i compagni.

Milano è un tabù GOL DA EXPO. da rompere, anche un amabile aspirazion­e da cogliere, perché dall’altra parte c’è un gran bel quarto di nobiltà del calcio italiano ed internazio­nale, c’è la statura d’una avversaria che dà lustro a qualsiasi propria prodezza. Insigne ha in testa San Siro: luci, please.

Dopo aver brillato contro la Juventus l’attaccante adesso vuole illuminare la “Scala del calcio” Lo staff medico lo ha rassicurat­o sulle condizioni del ginocchio destro infiammato

 ?? GETTY IMAGES ?? L’attaccante Lorenzo Insigne, 24 anni, è nato a Frattamagg­iore a 15 km da Napoli
GETTY IMAGES L’attaccante Lorenzo Insigne, 24 anni, è nato a Frattamagg­iore a 15 km da Napoli

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy