Corriere dello Sport (Lombardia)
Il Bologna dura meno di un’ora
Quinto ko in 6 gare, altra ripresa fatale. Rossi confermato ma deve fare punti con la Juve
L’Udinese sbanca il Dall’Ara, Colantuono respira; quinta sconfitta in sei giornate per Rossi, che comunque resta al suo posto. E’ un campionato in cui, più di altre recenti stagioni, si vive di piccole certezze: il Bologna ne ha meno dell’Udinese.
LE MOSSE. Con due mosse nella ripresa (cambio di modulo, passaggio dal 4-3-1-2 al 3-5-1- 1 e inserimento del debuttante Lodi in cabina di regia) Colantuono ribalta la partita. Rossi, assiste alla progressiva implosione della propria squadra. Succede questo: dopo meno di un’ora il Bologna sparisce dalla scena, roba da far invidia a David Copperfield, l’illusionista che qualche anno fa era fidanzato con Claudia Schiffer (la sua magia più riuscita). Pluff, sparisce, e lascia il campo libero agli avversari: sembra un brutto incantesimo, è la realtà di questo mese di campionato. Fate partire una raccomandata, qualcuno avvisi il Bologna che si gioca anche il secondo tempo, così almeno è previsto dal regolamento. Su nove gol, i rossoblù ne hanno beccati sette nella ripresa: non è un caso. La squadra cala fisicamente, non ha più benzina, arranca e si consegna al destino cinico e baro, come da catalogo. Escluso il debutto con la Lazio, è una tendenza che preoccupa. E non poco. La rivoluzione francese - con il gol del momentaneo vantaggio di Mounier - si rivela un fuoco di paglia e davanti al Bologna si svela un orizzonte - la possibilità di arpionare la seconda vittoria stagionale - che viene oscurato dall’Udinese. A tal proposito: i friulani vantano la più alta percentuale di gol segnati nel secondo tempo: l’83% (cinque su sei totali). A referto ci va anche l’arbitraggio (contestato dal Bologna) di Gervasoni, che sbaglia in un paio di episodi chiave (in occasione dell’1-1 Badu parte in fuorigioco, seppure millimetrico, e c’è un fallo di mano di Piris che forse andava fischiato) e di fatto gestisce male la partita, con una frettolosa distribuzione dei cartellini. Va detto che un Bologna armato di più esperienza probabilmente avrebbe arraffato un pareggio, ma questa è una squadra giovane, imberbe, senza un vero leader, incapace - quando finisce nei guai - di uscirne fuori da sola. In ogni caso: Rossi salva il posto, allontana i nomi di Donadoni, Prandelli, Guidolin e Del Neri e proverà a far ri-
Quarto
Indisponibili:
Squalificati: Diffidati:
Bologna a terra mentre Di Natale festeggia il 2-1 per l’Udinese a firma Zapata sultato domenica in casa Juventus. E’ chiaro che un’altra sconfitta, oltretutto a ridosso della sosta, costringerebbe la società ad una riflessione sul futuro dell’allenatore.
I GOL. Il primo tempo del Bologna è comunque discreto. Il gol arriva al 31’, nel primo dei due tiri in porta (l’altro di Brienza nella ripresa). L’azione si sviluppa sulla destra: Rizzo dribbla Iturra, lo scherza con un tunnel, piattone in mezzo per Mounier che brucia Piris e insacca da mezzo metro. Secondo gol in due partite al Dall’Ara, con una percentuale realizzativa da urlo: 100%. Il francese ha tirato in porta due volte in questa stagione, e due volte ha fatto gol.
Nella ripresa Colantuono rivede il modulo, fa entrare Lodi e l’Udinese passa al 3-5-1-1. Il gol ne è una conseguenza: il lancio di Edenilson trova impreparata la difesa del Bologna. Badu scatta (ma è in fuorigioco) nella terra di nessuno che si viene a creare tra Oikonomou e Ferrari. Trenta metri di corsa, poi è solo davanti a Mirante, che è bravo a ribattergli il primo tiro. La carambola è favorevole al ghanese. Cinque minuti dopo Brienza ha l’occasione di riportare in vantaggio il Bologna, ma giunto davanti a Karnezis si perde. Cresce la consapevolezza dell’Udinese. Il gol della vittoria di Zapata arriva a cinque minuti dal 90’. Il gesto tecnico gli procura un infortunio: tutte le cose belle implicano sofferenza...