Corriere dello Sport (Lombardia)
Roma, le leggende giocano per lo sport e il futuro
All’Olimpico una parata di stelle giallorosse mai vista: per beneficenza e per riavvicinare il pubblico al club
Da sinistra: Odoacre Chierico, 56 anni, Giuseppe Giannini, 51, e Vincent Candela, 42 Tutta la storia in un giorno e tutta insieme su un campo di calcio. Anche fuori: “Voi siete legganda” è un evento multimediale, multiforme e multiplo. Da mezzogiorno si visita l’Olimpico, poi si gioca e infine si gioca ancora. Fino a tarda sera. Dalle 18.45 si entra sulle tribune dell’Olimpico, alle 20.30 arrivano i calciatori - gli ex calciatori, a essere precisi e comincia la partita. L’incasso va in beneficenza, attraverso la Trentadue Onlus che Vincent Candela ha fondato e dirige. L’obiettivo è trovare fondi per favorire la pratica dello sport tra i bambini disagiati.
IN CANPO. L’obiettivo principale, almeno. Ce ne sono di secondari tipo riportare i tifosi della Roma allo stadio. In numero sufficiente a fare massa critica, riaccendere una reazione a catena interrotta. Sul sito listicket.com si acquistano ancora i tagliandi, il prezzo va da 8 a 100 euro a seconda di come s’intende passare la giornata e a seconda di quanto si può contribuire. Ci sono artisti di strada, centinaia di alunni delle scuole di Roma, si spera molto pubblico. Voi siete leggenda, non altri, e quel voi è rivolto essenzialmente ai tifosi.
Le leggende della Roma di ieri e di ieri l’altro fanno la loro figura, inoltre. Leggende è una parola che suona male applicata a quella piccola cosa che è il calcio. Però i personaggi che partecipano sono importanti: Aldair, Di Francesco, De Sisti, Perrotta, Konsel, Carboni, De Rossi, Scarnecchia, Cordova, Mangone, Conti, Balbo, Santarini, Boniek, Giannini, Annoni, Oddi, Prohaska, Nela, Delvecchio, Zeman, Tommasi, Chierico, Pruzzo, Rizzitelli, Montella, Boni. Sono previste apparizioni di De Rossi, Florenzi e Totti, l’anima cittadina della Roma attuale, più Nainggolan.
Si dividono in due squadre e giocano con maglie storiche, quella che porta sul petto lo scudetto vinto nel 1983, quella con la quale la Roma conquistò la sua prima Coppa Italia nel 1964. A fianco di Candela e della sua associazione Trentadue si sono schierati vari enti, varie realtà: il Bioparco, la Fondazione Bambino Gesù, il Corriere dello Sport-Stadio, tante altre. Il Coni ha messo lo stadio e l’appoggio personale del presidente Giovanni Malagò: «Iniziative come queste sono importanti per il rinnovamento della cultura sportiva. Se poi Roma avrà l’Olimpiade del 2024 allora il resto seguirà come una salutare valanga». APERTURA. Il pubblico è quel che conta in avenimenti del genere: quanto sarà, con quale spirito andrà. Candela ha auspicato e previsto «il ritorno della Curva Sud», che nelle ultime partite della Roma è rimasta quando silenziosa e quando semivuota.
Tutto congiura perché questa serata, anzi, quest’intera giornata segni una svolta. I biglietti non sono nominativi, per via della particolare natura dell’evento. La questura di Roma ha avvertito peraltro che eventuali episodi di intemperanza potranno essere sanzionati anche con provvedimenti restrittivi sui futuri ingressi allo stadio dei colpevoli. Ovviamente non è questo che ci si attende da un appuntamento che magari non passerà alla leggenda ma promette di raccontare una bella storia.