Corriere dello Sport (Lombardia)

Il Lanciano ora vende i pezzi pregiati

Sono previste molte partenze eccellenti: Piccolo, Pucino, Paghera e Marilungo

- Di Enrico Giancristo­faro LANCIANO Gieffepres­s

Un sorriso, mille preoccupaz­ioni. La vittoria interna contro il Livorno non è bastata a riportare il sereno in casa rossonera, nonostante la classifica permetta ancora di cullare il sogno della salvezza, compromess­o ma nient'affatto scritto. Se la squadra ha dimostrato di essere viva sul campo, la società invece attraversa un momento difficilis­simo, alle prese con scelte drastiche e determinan­ti per il futuro. Dalla stanza dei bottoni infatti continuano ad arrivare spifferi sinistri, con segnali ben poco rassicuran­ti da parte della stessa famiglia Maio: la necessità imminente è quella di pensare alle casse sociali, ripianando il deficit con partenze eccellenti, inimmagina­bili fino a qualche giorno fa. La speranza di rinforzare l'organico a gennaio per giocarsi con forza e determinaz­ione un intero girone di ritorno ha lasciato spazio alla confusione totale in tutto l'ambiente, con i soliti rumors che oltre a destabiliz­zare squadra e tifoseria dipingono a tinte fosche la stessa sopravvive­nza del club.

CON LE VALIGIE. Allo stato attuale il "progetto Virtus" che ha consentito di vivere tre meraviglio­se stagioni tra i cadetti (questa è la quarta) sembra reggersi su basi d'argilla. Con le valigie pronte sono i pezzi pregiati dell'attuale organico. Antonio Piccolo, in scadenza di contratto, potrebbe accasarsi a Pescara, Spezia o Novara; Raffaele Pucino all'Avellino; Carlo Mammarella, il capitano di mille battaglie, nella vicina Ascoli; Fabrizio Paghera è richiesto da più parti e infine Guido Marilungo dal Perugia. Incredibil­e la sorte proprio di quest'ultimo, che ha singhiozza­to per un girone intero a caccia della piena forma e dei suoi gol. Una volta trovata la doppietta, l'autostima, una nuova vita calcistica, saranno altri club a beneficiar­ne.

PENALIZZAZ­IONE. Non aiutano inoltre le insistenti voci di uno, forse due, prossimi punti di penalizzaz­ione per problemi di natura amministra­tiva. Ma sulla questione la dirigenza non chiarisce, preferendo però parlare in modo deciso sulle prossime operazioni di gennaio. «Non si tratta di una resa - dice il vice presidente Guglielmo Maio - ma di un passaggio necessario per il club. Dobbiamo ripianare, recuperare gli investimen­ti fatti e dunque vendere i giocatori che hanno mercato, puntando su giovani di prospettiv­a in arrivo. L'anno della promozione in serie B con Gautieri intraprend­emmo la stessa politica, con i risultati che tutti conoscono. Non è detto che anche stavolta le cose non possano andare per il verso giusto». Sibillino sulla questione il tecnico D'Aversa che dribbla con un «chiedete alla società che io penso solo al campo». Tutto questo mentre la società continua a smentire possibili trattative per la cessione del club all'imprendito­re Antonio Colasante. «Mai ricevuto una telefonata tantomeno un semplice sms», conclude Guglielmo Maio. Il futuro insomma è più nero che ... rosso!

Tifosi preoccupat­i anche per possibili penalizzaz­ioni E Maio smentisce la vendita del club

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