Corriere dello Sport (Lombardia)
Evra e Lichtsteiner: «Vinceremo noi»
«Difficoltà alle spalle, eravamo certi della rimonta e per la Champions riproveremo»
La Juventus vuole riniziare il 2016 esattamente come ha terminato il 2015: vincendo. Contro il Verona, il 6 gennaio, vuole l'ottava vittoria consecutiva in campionato per proseguire la lunga rincorsa che l'ha portata a soli tre punti dalla vetta. «Siamo usciti da un momento difficile prima di quanto ci si aspettasse ma ora c'è da correre - ha detto Evra ai microfoni di Sky Sport -. Crediamo allo scudetto, ma al momento non abbiamo ancora fatto nulla. Non siamo ancora la vera Juve: l'avversario più pericoloso siamo noi stessi». Cosa non ha funzionato all'inizio della stagione? «Dopo il Sassuolo ci siamo detti le cose in faccia senza scuse, ci siamo rimessi in discussione e abbiamo capito l'importanza di indossare questa maglia. Era un problema psicologico ma ora ci siamo ritrovati. Non siamo più una squadra di nuovi e di anziani, ma una famiglia ed il nostro obiettivo è il 5° scudetto consecutivo».
CREDIAMOCI. E a febbraio il match più difficile. Quello contro il Bayern Monaco: «Se giochiamo come sappiamo siamo una squadra difficile da battere: anche loro non avranno fatto i salti di gioia dopo il sorteggio. L'anno scorso abbiamo mancato la vittoria per un pelo contro il Barcellona ma ci riproveremo.
Evra, 34 anni, alla Juventus dal 21 luglio 2014 Alex Sandro? E' migliorato molto ma io voglio giocare, sempre. Come dicevo a Ferguson: mi riposerò a fine carriera».
LICHTSTEINER. Anche Lichtsteiner è d’accordo: «Sapevamo che sarebbe stato un altro anno difficile - ha detto a Premium Sport -. Ma dopo il Sassuolo siamo tornati ai nostri livelli e non mi stupisco. Avremmo fatto lo stesso percorso anche senza parlarci perché siamo forti. Il Bayern? Vedremo se rispetto a tre anni fa è cambiato qualcosa, difficile dirlo ora. Sarà una bella sfida. Il Barcellona? E’ stata una grande delusione: volevamo vincere ma credo ci stia perdere contro la squadra più forte di sempre. Ci riproveremo quest’anno. Per il problema al cuore all’inizio ho rischiato di perdere la testa. Non si capiva cosa fosse, ma alla fine è andato tutto bene. Pirlo? E’ un fuoriclasse e ci manca, ma ci sono altri all’altezza della situazione. Dybala come Tevez? Paulo può diventare molto forte però non si può paragonare un 20enne con un 30enne: vedremo nei prossimi 10 anni cosa succederà». Intanto ieri la squadra ha proseguito la preparazione con una doppia seduta, mentre oggi i bianconeri chiuderanno il 2015 con un altro doppio allenamento e lavoreranno duro fino al 6, giorno in cui a Torino arriverà l’Hellas dell’ex Del Neri.
Il francese: «Ora siamo una famiglia pronta a correre Contro il Bayern nessuna paura» Lo svizzero: «Per il problema al cuore stavo impazzendo Pirlo ci manca molto Dybala non è Tevez»