Corriere dello Sport (Lombardia)

Evra e Lichtstein­er: «Vinceremo noi»

«Difficoltà alle spalle, eravamo certi della rimonta e per la Champions riproverem­o»

- Di Andrea Bonino TORINO Ass

La Juventus vuole riniziare il 2016 esattament­e come ha terminato il 2015: vincendo. Contro il Verona, il 6 gennaio, vuole l'ottava vittoria consecutiv­a in campionato per proseguire la lunga rincorsa che l'ha portata a soli tre punti dalla vetta. «Siamo usciti da un momento difficile prima di quanto ci si aspettasse ma ora c'è da correre - ha detto Evra ai microfoni di Sky Sport -. Crediamo allo scudetto, ma al momento non abbiamo ancora fatto nulla. Non siamo ancora la vera Juve: l'avversario più pericoloso siamo noi stessi». Cosa non ha funzionato all'inizio della stagione? «Dopo il Sassuolo ci siamo detti le cose in faccia senza scuse, ci siamo rimessi in discussion­e e abbiamo capito l'importanza di indossare questa maglia. Era un problema psicologic­o ma ora ci siamo ritrovati. Non siamo più una squadra di nuovi e di anziani, ma una famiglia ed il nostro obiettivo è il 5° scudetto consecutiv­o».

CREDIAMOCI. E a febbraio il match più difficile. Quello contro il Bayern Monaco: «Se giochiamo come sappiamo siamo una squadra difficile da battere: anche loro non avranno fatto i salti di gioia dopo il sorteggio. L'anno scorso abbiamo mancato la vittoria per un pelo contro il Barcellona ma ci riproverem­o.

Evra, 34 anni, alla Juventus dal 21 luglio 2014 Alex Sandro? E' migliorato molto ma io voglio giocare, sempre. Come dicevo a Ferguson: mi riposerò a fine carriera».

LICHTSTEIN­ER. Anche Lichtstein­er è d’accordo: «Sapevamo che sarebbe stato un altro anno difficile - ha detto a Premium Sport -. Ma dopo il Sassuolo siamo tornati ai nostri livelli e non mi stupisco. Avremmo fatto lo stesso percorso anche senza parlarci perché siamo forti. Il Bayern? Vedremo se rispetto a tre anni fa è cambiato qualcosa, difficile dirlo ora. Sarà una bella sfida. Il Barcellona? E’ stata una grande delusione: volevamo vincere ma credo ci stia perdere contro la squadra più forte di sempre. Ci riproverem­o quest’anno. Per il problema al cuore all’inizio ho rischiato di perdere la testa. Non si capiva cosa fosse, ma alla fine è andato tutto bene. Pirlo? E’ un fuoriclass­e e ci manca, ma ci sono altri all’altezza della situazione. Dybala come Tevez? Paulo può diventare molto forte però non si può paragonare un 20enne con un 30enne: vedremo nei prossimi 10 anni cosa succederà». Intanto ieri la squadra ha proseguito la preparazio­ne con una doppia seduta, mentre oggi i bianconeri chiuderann­o il 2015 con un altro doppio allenament­o e lavorerann­o duro fino al 6, giorno in cui a Torino arriverà l’Hellas dell’ex Del Neri.

Il francese: «Ora siamo una famiglia pronta a correre Contro il Bayern nessuna paura» Lo svizzero: «Per il problema al cuore stavo impazzendo Pirlo ci manca molto Dybala non è Tevez»

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