Corriere dello Sport (Lombardia)
E a gennaio sempre colpi speciali
NAPOLI - Senza perdersi (troppo) nel passato, dunque negli archivi; senza girare eccessivamente intorno al pallone, che a gennaio è innanzitutto mercato; senza viaggiare a ritroso nei secoli (Vargas era appena arrivato nel 2012, eppure sembra passata un’eternità; e il giro di campo di Datolo è del 2009, quasi l’altro ieri, ma pare appartenere alla preistoria) e soffermandosi sui «botti» più recenti, c’è un Napoli che lascia il segno, che acquista in maniera mirata e senza risparmio, che riesce a pri- vilegiare la qualità, che non preferisce volare alto e non intervenire in maniera rivelatasi poi inadeguata.
I COLPI. C’è il gennaio dell’anno scorso, ad esempio, ed è niente male, anzi: arrivano Strinic (a parametro zero) e Gabbiadini (undici milioni che si dividono la Sampdoria e la Juventus per un giocatore di prospettiva); ma c’è innanzitutto il gennaio di due anni fa, quando il Napoli mette in scena il meglio di sé: blocca Koulibaly (che poi arriverà in giugno), acquista per circa cinque milioni di euro Ghoulam dal Saint Etienne, prende Henrique in Brasile (che si rivelerà un jolly prezioso) e la prima metà di Jorginho dall’Hellas Verona.
Sono giovanotti che hanno un futuro e che adesso rappresentano (Koulibaly, Jorginho e Ghoulam) i treundicesimi della squadra di oggi; acquisti a costi assai ragionevoli, con un profilo tecnico assai elevato. Perché anche a gennaio si può comprar bene.