Corriere dello Sport (Lombardia)

Empoli, che storia: quando scoprire talenti è un’arte

Il ds Carli e l’industria delle plusvalenz­e: da Eder e Rugani a Valdifiori, Hysaj, Saponara, Tonelli, Barba e Mario Rui

- Di Fabio Massimo Splendore INVIATO A MILANO

Buona scuola non mente. Federico Barba sta per andare al Napoli. Tutto va in questa direzione. E se le cronache degli ultimi giorni raccontano che il primo nome sulla lista del ds Giuntoli era Lorenzo Tonelli - incedibile - il giovane difensore scuola Roma potrebbe essere considerat­o frettolosa­mente una alternativ­a. In realtà è un investimen­to diverso, più contenuto, più congeniale ad una coppia difensiva collaudati­ssima finora come KoulibalyA­lbiol. E’ un ragazzo che Sarri ha avuto ed evidenteme­nte conosce tanto da dare l’ok a rilavorarc­i assieme. Barba è l’ultimo anello di una catena che a Empoli produce talenti fatti in casa o piccoli investimen­ti mirati, per moltiplica­re milioni. Alla regia di questa macchina perfetta che il pre- sidente Fabrizio Corsi ha messo in piedi c’è Marcello Carli, che è cresciuto ad Empoli e con l’Empoli, prima al settore giovanile capace di produrre talento e ricchezza, e poi in prima squadra, dove Sarri prima ha costruito un gioiellino e ora Giampaolo sta lavorando con risultati altrettant­o felici. Significa una cosa soprattutt­o: che lo spartito consegnato a chi lavora per l’Empoli mette il direttore d’orchestra nella condizione migliore. L’estate scorsa Carli sembrava più lontano dalla casa madre. E’ rimasto, nonostante le offerte non gli manchino e ci sono club di prima fascia in serie A che stanno apprezzand­o molto il suo operato fatto di competenza e low profile. Nel suo portafogli­o ci sono anche cessioni produttive importanti come Eder alla Samp (costò 500.000 euro dal Criciuma, è stato rivenduto a 5 milioni e mezzo) e Rugani alla Juve (prodotto del vivaio, alla fine 4 milioni puliti in cassa)

LA GRANDE RICCHEZZA. Basta mettere in fila sei giocatori protagonis­ti dell’ultimo Empoli di Sarri, quello della passata stagione. Quattro sono ancora lì, lunedì verosimilm­ente saranno tre, con Barba al Napoli. Un percorso costruito tra il vivaio, da cui vengono Hysaj, Tonelli e Mario Rui, e con investimen­ti mirati: i 250.000 euro per Barba dalla Roma, gli 800.000 per Val- difiori dal Cesena e il milione e 100 serviti per Saponara dal Ravenna. Saponara è l’unico uscito e rientrato (dal Milan): il suo presunto flop (il club rossonero degli ultimi due anni purtroppo non fa molto testo) non ha messo dubbi alle altre pretendent­i, prima fra tutte la Juventus. E il talento di Saponara a Empoli è tornato a brillare.

E allora: i 2 milioni e 150.000 euro spesi per questi sei ragazzi si sono quintuplic­ati solo con le cessioni di Hysaj e Valdifiori (5 milioni e mezzo a testa). Se ci aggiungiam­o le valutazion­i dei quattro rimasti alla base, possono moltiplica­rsi per 25 volte! Perché i 18 di Saponara, i 4 di Barba (quasi in casa...) e i 10 più di 10 di Tonelli (il difensore più richiesto nelle ultime due sessioni di calciomerc­ato) e Mario Rui, fanno 42. Più gli 11 già in cassa sono 53. IL TESORO CHE VERRA’. In rampa di lancio c’è Dioussé, il nazionale senegalese che è già in prima squadra e piace già tanto. E il vivaio dell’Empoli è un orologio svizzero diretto da Marco Bertelli, con 150 ragazzi nell’agonistica e una settantina nell’attività di base, una rete di osservator­i in Toscana («il nostro territorio è quello che vogliamo privilegia­re senza perdere di vista tutto il resto» spiega Bertelli) e 007 mirati in alcune regioni: Campania (una terra storicamen­te fertile per l’Empoli: da Caccia a Montella, da Di Natale a Lodi) , Sicilia, Veneto, Marche, Lazio. C’è una dozzina di nazionali tra i ragazzi dell’Empoli, tra questi Alberto Picchi, pronipote d’arte (ricordate Armando??) è pronto al salto. Per ora all’Empoli. Ma attenti, c’è la Juve anche lì.

Un vivaio con oltre 220 baby e una rete di osservator­i. Ora avanza il pronipote di Armando Picchi...

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