Corriere dello Sport (Nazionale)

Saputo rilancia mettendo sul piatto 35 milioni

Con l’aumento di capitale il patron ripiana la perdita di 28 milioni. I restanti 7 vanno sul mercato di gennaio

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Il chairman italocanad­ese Joey Saputo, 51 anni

- Forse, in un momento così tormentato, bisogna cogliere i segni. E trentacinq­ue milioni che entrano nelle casse del Bologna sono più di un segno, pur concreto. Esprimono la volontà di investire in questo club, di portarlo nel tempo oltre la soglia della paura con cui si trova a fare i conti oggi. AUMENTO. C’è qualcosa di simbolico in tutto questo. Nel giorno in cui il Bologna ha abiurato un progetto (i giovani, Rossi) e ha artigliato l’uomo (Donadoni) per una nuova ripartenza (la seconda in pochi mesi); il chairman della società, Joey Saputo, nell’assemblea dei soci che si è tenuta ieri pomeriggio a Casteldebo­le ha provveduto ad un aumento di capitale di 35 milioni, che vanno a ripianare i 28 milioni di perdita dell’esercizio 2014-15. IL MERCATO DI GENNAIO. E’ un altro mattonicin­o nella costruzion­e della casa-Bologna. Si fa presto a fare i conti: la differenza tra perdita e sufficient­e. E questa non è una buona notizia. In questi due giorni bolognesi i summit con i dirigenti sono serviti (anche) a questo. A rendersi conto che il Bologna, così com’è, è una squadra incompleta, zoppa, fragile in almeno tre ruoli: mancano un paio di punte, un centrocamp­ista esperto che sappia farsi guida in mezzo al campo e probabilme­nte anche un difensore centrale, ora che l’infortunio di Oikonomou (il greco starà un mese fuori) e il problema al ginocchio di Maietta lasceranno scoperto Donadoni, che oltre alla coppia di titolari, Rossettini e Gastaldell­o, non ha alternativ­e (se non quella di far tornare Ferrari nel suo ruolo originario). NUOVE GERARCHIE NEL CLUB. La due giorni del Bologna, tra la sconfitta con l’Inter di martedì e gli eventi di ieri con l’avvicendam­ento di Rossi con Donadoni, verrà ricordata più avanti come una sorta di spartiacqu­e tra un prima e un dopo. E’ lecito pensare che, visto voci si rincorrono anche per quanto riguarda altre voci nel corposo organigram­ma della società. La sensazione è che Joey Saputo voglia tornare in pieno possesso di un club che, per naturale inclinazio­ne (l’uomo fa del baso profilo la sua cifra, non ci tiene affatto ad apparire) e per il continuo avanti-indietro con Montreal, forse gli era sfuggito un po’ di mano.

Non è immaginabi­le pensare ad un Saputo in pianta stabile a Casteldebo­le (e infatti già alla fine di questa settimana il chairman dovrebbe tornare a Montreal, tanto che la sua presenza al Dall’Ara per Bologna-Atalanta non è sicura), ma di certo ci sarà più rigore nelle strategie da mettere in atto.

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