Corriere dello Sport (Nazionale)
Messina, tre jolly per andare in fuga
Contro Foggia, Melfi e Catania sfide per la B Di Napoli: «Il mio trionfo? La gente con noi»
Settimana speciale per il Messina capolista per la seconda volta in otto giorni. Era già accaduto, per 48 ore, prima del successo della Casertana col Catania, ma i giallorossi proseguendo la striscia di successi (Matera, Andria e Lupa Castelli) hanno materializzato le speranze di contro-sorpasso ai campani. Il primato del Messina sarà messo ora a dura prova dai prossimi tre appuntamenti: la doppia trasferta contro Foggia (dopodomani allo Zaccheria) e Melfi e il derby col Catania al San Filippo.
Per un ex attaccante è quantomeno singolare allenare una squadra con la migliore difesa del campionato. E' quanto accadeadArturoDiNapoli,bomber indiscusso dalla serie A ai dilettanti con 526 partite disputate e 187 gol realizzati, ed oggi tecnico vincente del Messina, che ha subìto soltanto tre reti in otto giornate e vanta il secondo migliore reparto arretrato tra i professionisti dopo quello della Reggiana, che ne ha incassate due. Di Napoli ha svelato il segreto del successo: «Cesare Prandelli, quando mi allenava al Venezia, diceva sempre che per vincere bisogna prima di tutto prendere pochi gol. Mi ispiro alle sue parole e a Mutti, due esempi nel mio percorso di allenatore». SENZA SCONFITTE. Messina anche imbattuto, con quattro vittorie e altrettanti pareggi, insieme a Bassano, Reggiana, Pisa e strada, perché sabato scorso al San Filippo c'erano quasi settemila persone».
In effetti il Di Napoli calciatore, genio e sregolatezza, grande talento ma anche indisciplinato, non esiste più. Oggi c'è un personaggio altrettanto carismatico, ma rigoroso, saggio e amante del lavoro sul campo: «L'ho detto alla squadra nello spogliatoio, soprattutto ai più giovani, di fare tutto ciò che io non ho fatto da calciatore. Tengo a precisarlo quell'Arturo Di Napoli non c'è più, si matura e la vita ti presenta momenti che cambiano la vita». E' nato così a pelle un rapporto speciale, unico con i giocatori ed i risultati hanno sorpreso anche i diretti interessati. Esploso in città l'amore per il Messina, è stato messo nel mirino il secondo obiettivo: «Vogliamo raggiungere al più presto la salvezza, il resto si vedrà più avanti. Abbiamo fatto tanti sacrifici per arrivare a questo punto e certamente non ci fermeremo, nessuna forma di appagamento. Amo questa città e so che ci aiuterà in qualsiasi momento, anche in quelli più complicati quando si verificheranno». Ai meriti del campo vanno aggiunte le scelte vincenti del ds Christian Argurio, che ha scelto giocatori bravi e motivati, low cost e disposti a sposare un progetto vincente. Difficile dire oggi se questo Messina riuscirà a bruciare le tappe, ma intanto c'è da godersi il primo posto con la testa a Foggia e con la voglia di proseguire l'imbattibilità.
Arturo Di Napoli, 41 anni, allenatore del Messina