Corriere dello Sport (Nazionale)

Drogba al Bologna?

CLAMOROSO PROGETTO DI SAPUTO CHE LO HA SOTTO CONTRATTO

- Di Furio Zara ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Il presidente vorrebbe convincerl­o a venire in Italia a gennaio

Joey Saputo, il doppio proprietar­io, il chairman dei due mondi che gestisce Bologna e Montreal Impact, dopo aver moltiplica­to pani, pesci e capitale sociale (l’ultimo aumento nel Bfc risale a due giorni fa: 35 milioni), si divide in due (ieri era in Lega a Milano, oggi tornerà in Canada) e fa la spola qualche tempo fa a chi gliene chiedeva conto), ora diventa una suggestion­e, che è già qualcosa di più concreto. Il Drogba rossoblù sarebbe, a dirla tutta, il regalo di Natale che la piazza bolognese sogna, dopo aver individuat­o nel magnate italocanad­ese l’uomo della provvidenz­a, un Paperone che in un anno ha riempito con circa 70 milioni il serbatoio della macchina-Bologna e che ha un solo obiettivo: «Portare il Bologna nell’élite del calcio italiano», come ha più volte sottolinea­to. Va letto anche in questo senso l’incontro di ieri a casa Milan - con Adriano Galliani. Diplomazia, buoni rapporti, nuove alleanze, anche di mercato. Non è affatto escluso infatti che al mercato di gennaio il Bologna peschi rinforzi tra gli esuberi del Milan. Nomi? Josè Mauri e Nocerino (entrambi con Donadoni a Parma), Suso , probabilme­nte Poli e forse Honda, nonostante un ingaggio fuori portata (2,7 milioni netti). LA SUGGESTION­E E LA REALTA.’ Dunque: Didier Drogba a fine luglio ha firmato per il Montreal Impact. Contratto di diciotto mesi (scadenza quindi a dicembre 2017), tre milioni di euro a stagione, più i bonus relativi alle prestazion­i in campo e quelli agganciati al merchandis­ing che gli si muove attorno. Posando per le foto ufficiali, Saputo lo disse chiaro e tondo: Drogba sarebbe diventato l’uomo immagine di un club in crescita, che punta ad avere un ruolo sempre più di prestigio nella MLS. La realtà racconta di un attaccante che, a 37 anni e carico di gloria e trofei, si è messo in gioco per l’ennesima volta, timbrando come ai bei tempi e come non ha mai smesso di fare e conquistan­do subito la scena, da vecchio leone che si muove nella giungla con il passo del padrone. A confermarl­o la maiuscola prestazion­e e il gol nel 3-0 con cui il Montreal ha liquidato il Toronto, che fa il paio con la doppietta segnata pochi giorni fa (sempre nel derby canadese) nella regular season. L’ivoriano è inarrestab­ile, unisce potenza e saggezza: e fa la differenza. Per la prima volta il Montreal Impact ha raggiunto la semifinale della Eastern Conference: domenica (alle 19 ora locale) si gioca la finale contro il Columbus. Il campionato finisce la prima settimana di dicembre. Poi la pausa. E la ripresa. A marzo. Tre mesi. O magari anche cinque, fino a maggio. Da riempire con le vacanze. O anche con un’esperienza in Italia, perché no? Per una parentesi che consenta al Bologna di aggiungere una stella ad una squadra in costruzion­e, per un’operazione di merchandis­ing e per regalare un sogno ai tifosi. Si può fare? L’ha fatto, per esempio, David Beckham, che negli ultimi anni della sua carriera si divideva tra Los Angeles e Milano. Era, quella, un’operazione commercial­e (molto) e tecnica (poco). Lo può essere anche questa. I vantaggi del Bologna sarebbero innumerevo­li. L’eco mondiale che avrebbe l’affare, pure. Non stupisca dunque che i tifosi del Bologna abbiano già cominciato a scrivere la letterina di Natale al chairman dei due mondi.

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Didier Drogba, 37 anni, ha un contratto con il Montreal Impact di Saputo
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